I Los Angeles Lakers licenziano coach Byron Scott
Dopo due stagioni e un numero mai visto prima di sconfitte, il percorso di Byron Scott sulla panchina dei Lakers è giunto al termine. Nella notte di domenica, secondo quanto riportato da Adrian Wojnarowski di Yahoo! Sport, è stata presa questa decisione, contrariamente a quanto lo stesso coach aveva fatto filtrare qualche settimana fa. Nella prima stagione da allenatore giallo-viola, Scott ha vinto appena 21 partite. Quest’anno ha insistito molto per scegliere alle 2 D’Angelo Russell, affiancandogli dei veterani (quasi bolliti) come Roy Hibbert e Brandon Bass. Non ci sono stati miglioramenti, nonostante si fosse mosso qualcosa su mercato. Il 17-65 con il quale ha concluso questa regular season è il vero motivo dell’esonero.
La scelta di allontanare Scott può essere legata, però anche ad altri aspetti, come ad esempio alla sua volontà di non accettare ed adeguarsi ai principi della pallacanestro moderna, restando fermo sulle sue idee sempre e comunque. Il rapporto di grande stima e fiducia per Bryant sembrava far scorrere le cose nel miglior modo possibile ma, secondo alcuni addetti ai lavori, anche la gestione del Mamba non è stata gradita particolarmente. Ha sempre detto che il rituale “tiro da 3 punti” non è la chiave per una pallacanestro moderna e, di conseguenza, non si è mai evoluto del tutto dal punto di vista ideologico. Un altro possibile motivo del licenziamento sta nel fatto di aver messo spesso in panchina due rookie promettenti come Randle e Russell. Ha più volte gestito la squadra in maniera scellerata, quasi senza ragione, restando a braccia conserte sempre. Via Scott, quindi, e pronti ad un nuovo arrivo per rivitalizzare il progetto Lakers.