Houston Rockets @ Sacramento Kings 97-107: i Rockers sono Harden-dipententi, vittoria senza patemi per i Kings
Una sfida che, secondo le previsioni estive, doveva essere ai vertici Ad ovest, e invece Rockets e Kings si ritrovano nella parte più bassa della Western Conference dopo un inizio di stagione tutt’altro che entusiasmante.
Non il primo quarto più bello della storia: le squadre si studiano e Cousins fa capire ad Howard che lo deve venire a marcare anche fuori dalla linea dei 3 punti. I Rockets in ogni caso tengono nel punteggio, ma nel secondo quarto mettono in scena una carrellata di palle perse che denotano uno stato mentale preoccupante; i Kings corrono bene in contropiede, e non è una novità, e sono +7 a metà partita. Nel terzo periodo c’è il primo tentativo di fuga Kings: McLemore strappa dalle mani di James Harden e inchioda in contropiede il +16. I Rockets iniziano ad innervosirsi perché vedono la partita scivolare via, e Terry accentuando una caduta verso il pubblico, quasi si scaglia contro uno spettatore (che poi si rivelerà essere l’agente di DMC) che non gliele stava mandando a dire. Da -19 il barba decide che è il caso di tornare in partita e si mette la squadra sulle spalle: 7 punti in fila e Houston chiude il terzo periodo a -10. Nel quarto periodo però la voglia di rimonta dei Rockets si spegne clamorosamente e Sacramento mantiene il vantaggio di 10 punti. Nel finale da segnalare Rudy Gay che trova il tempo di piazzare un poster su Beverly che finirà sicuramente tra gli highlights della settimana. Finise 97-107.
HOUSTON ROCKETS (12-14): Ariza 10, Motiejunas 4, Howard 4, Harden 33, Beverly 14, Capela 4, Terry 14, Jones 1, Brewer 10, Lawson, Tornthon, Harrel, McDaniels 3.
SACRAMENTO KINGS (10-15): Casspi 19, Gay 17+13RT, Cousins 26+12RT, McLemore 8, Collison 14+13AST, Koufos 8, Belinelli 9, Curry 6, Anderson, Acy.