Heat, Riley: "Conosciamo le nostre priorità. Importante farsi trovar pronti dinanzi a qualsiasi evenienza"
I Miami Heat sono reduci da una grande stagione, oltre ogni più rosea aspettativa, conclusasi lo scorso 11 ottobre con la sconfitta decisiva in Gara-6 delle NBA Finals 2020, che ha consegnato il titolo ai Los Angeles Lakers di LeBron James ed Anthony Davis.
Il team president Pat Riley, dal canto suo, ha vissuto le sue sedicesime NBA Finals (2 da giocatore, 9 da head coach e 5 da dirigente, con 9 vittorie in totale) e non ha alcuna intenzione di fermarsi o ritirarsi. Anzi, Riley rilancia e, nel consueto recap di fine stagione con i media, ragiona sul da farsi per mantenere la squadra di South Beach ai vertici.
“Abbiamo delle idee su cosa fare” – spiega il 75enne di Schenectady, New York – “Sappiamo quali sono le nostre priorità, ovvero prenderci cura dei giocatori che abbiamo, sui quali dobbiamo prendere delle decisioni in modo quasi immediato. Sappiamo che Bam deve prendere una decisione, e noi con lui. Conosciamo i ragazzi che si sono sacrificati per noi, e che ci piacciono molto, come i nostri free agent, Goran (Dragic, ndr) in particolare“.
Quel che succederà in questa offseason andrà ad influenzare giocoforza anche quello che Miami potrà fare nella Free Agency 2021. Riley ne è consapevole: “Secondo me dobbiamo rimanere fluidi. Dobbiamo aspettare di avere tutti i numeri al proprio posto, di avere un calendario e sapere le regole in ogni ambito. Una volta che avremo avuto tutto ciò, dovremo rimanere fluidi, tenendoci pronti ad esaminare qualunque cosa ci si presenterà“.
Un pensiero, infine, su coach Erik Spoelstra: “Spo, a mio parere, meritava il Coach of the Year“.