Heat, restano un mistero le vere condizioni di Bosh
A South Beach, riguardo le condizioni di salute di Chris Bosh, non è che stiano brillando in trasparenza. Sono ormai due settimane che l’ex Raptors è fermo ai box, saltando anche l’ALL-Star Game, a causa delle sue precarie condizioni di salute. Stasera, nel match che vedrà gli Heat opposti ai Warriors, Bosh sarà ancora una volta fuori causa.
Né dal giocatore né dalla franchigia della Florida è trapelato nulla, nemmeno un comunicato, se si esclude quello dello scorso 11 Febbraio che annunciava l’assenza del giocatore dalla kermesse di Toronto per uno stiramento ad un polpaccio. Voci interne alla Lega, però, dicono che la situazione del 31enne di Dallas, Texas, siano molto più gravi di quanto si voglia far credere, anche se la società si è rifiutata di fornire dettagli.
A quanto sembra, il problema di coagulo del sangue, che tenne fermo Bosh per tutto il periodo post All-Star Game lo scorso anno, pare si sia ripresentato. Le analisi alle quali il giocatore degli Heat si sottopose nella scorsa stagione, infatti, evidenziarono che il coagulo al polmone partì proprio da un infortunio al polpaccio che Bosh subì un mese prima dell’evento di Brooklyn.
I suoi compagni, a quanto si apprende, avrebbero accolto scioccati la notizia, anche se Bosh sta partecipando, bene o male, a tutte le attività della squadra, non facendo mancare mai il proprio sostegno. “E’ incredibile quello che Chris sta facendo in questi giorni, e quanto si stia impegnando a prescindere da tutto” – ha spiegato Luol Deng – “La maggior parte dei giocatori nella sua situazione starebbe semplicemente a casa, risposando e aspettando notizie dai medici. Lui invece viene qui ogni giorno, fa quello che il fisico gli permette, e va in giro con il sorriso di chi non vuole niente più di quel che ha dalla vita“. Continua Wade: “E’ venuto in campo con noi, ha fatto qualche tiro e sudato un po’. Chris è ancora parte integrante della squadra, è sempre con noi e di buon umore“.