Heat, il nuovo approccio alla free agency di Pat Riley: "Non cerchiamo mostri"
Dopo il mancato raggiungimento dei playoff nell’ultima partita di regular season, i Miami Heat devono riorganizzarsi per cercare di costruire una squadra in grado di fare i playoff e di competerci.
La questione principale è sempre la stessa:quali delle prossime stelle sarà appetibile come free agent?
Se c’è una persona in grado di saperci fare con i free agent quella è sicuramente il Presidente dei Miami Heat Pat Riley, che dopo aver convinto LeBron James e Chris Bosh a sposare la propria causa con Wade, si ritrova di colpo a pensare l’esatto opposto.
Ecco le sue parole sull’argomento: “Quando devo parlare di questo argomento mi rammarico. Oggi è ben diverso dal 2010, le contrattazioni sono diverse nella free agency e i giocatori bravi con meno di 65-70 milioni di dollari sul piatto neanche si siedono a tavolino. Ci concentreremo soprattutto sui ragazzi che abbiamo a disposizione che promettono davvero bene. Sento di avere qualcosa di unico in questo gruppo e perciò ci permetterà di trovare buoni giocatori nelle trade.”
Un Pat Riley radicalmente cambiato che spiega anche gli obiettivi di questa franchigia: “Si gioca sempre per vincere la competizione. Deve essere sempre l’obiettivo della mia squadra. Cercheremo qualche giocatore attraverso le trade, che è un modo sicuramente migliore invece di dare 38 milioni l’anno ad un solo giocatore. E’ una cosa ridicola, come i contratti odierni.”