Hawks, Trae Young: "Frustrato dal non poter giocare. Ma rispetto la decisione della NBA"
Gli Atlanta Hawks fanno parte del gruppetto di 8 franchigie, assieme a Charlotte Hornets, Chicago Bulls, New York Knicks, Detroit Pistons, Cleveland Cavaliers, Minnesota Timberwolves e Golden State Warriors, escluse dalla ripartenza della NBA, che avverrà ad Orlando il prossimo 31 luglio.
La stella della franchigia della Georgia, Trae Young, ha espresso da un lato la sua delusione e dall’altro la sua comprensione per la decisione dei vertici della Lega, in un’intervista con Malika Andrews di ESPN. “Ero frustrato e stavo praticamente impazzendo, perché la mia speranza era chiaramente quella di tornare a giocare” – ha spiegato Young – “Però capisco la NBA e rispetto la sua decisione“.
“Negli ultimi tempi sono tornato a toccare un pallone davvero dopo tanto e non ricordo quando è stata l’ultima volta che non ho giocato a basket per tre mesi” – aggiunge la scelta #5 al Draft 2018 – “Quel che vogliamo fare ora, come squadra, è concentrare tutta la rabbia e l’energia per il prossimo anno. Sarà dura non vedersi per cinque/sei mesi, ma torneremo più carichi di prima. Quanto successo sarà un grande stimolo per evitare di trovarci nella stessa posizione di classifica di quest’anno“.
Il classe 1998 non si è sottratto alla domanda sull’omicidio di George Floyd e su tutta l’ondata di proteste che ne è scaturita: “Ho pensato che fosse importante per me uscire e mostrare la mia faccia” – dice il nativo di Lubbock, Texas – “Soprattutto durante un periodo come questo, c’è stata la responsabilità di esporsi, di parlare. So di non essere solo un giocatore di basket, sono più grande di quello che faccio. So quando giunge un momento come questo, ho bisogno di parlare per ciò che è giusto“.