Harden vs Wiggins: scontro tra titani, ma vince il Barba. Bulls vincenti, Burke ammazza gli Spurs
BUCKS @ BULLS 71-87 – I Bulls tornano a fare la voce grossa allo United Center e battono i Bucks. Prima frazione di grande livello per la squadra di Coach Thibodeau, con tanta concentrazione e l’apporto massimo di tutti gli elementi del roster.
Tra i più positivi, i panchinari Mirotic e Snell, rispettivamente 16 e 20 punti, che hanno fatto la differenza con la second unit di Chicago nel secondo quarto, fondamentali nel parziale di 27-18 che ha poi spaccato la gara.
Menzione d’onore anche ad un ottimo Noah, tornato trascinante non nei punti iscritti a tabellino quanto nei rimbalzi e nella presenza sotto le plance: sono 16 i rimbalzi complessivi, molti dei quali hanno permeso ai suoi l’allungo decisivo.
La rimonta ospite non c’è mai, perché i Bulls tengono il gioco in equilibrio anche nella seconda parte di gara, riprendendosi così la gara e soprattutto il terzo posto in solitaria ad Est.
MILWAUKEE – Antetokounmpo 11, Iliyasova 15, Henson 2, Middleton 17, Bayless 8, Mayo 9, Dudley, Ennis 4, Plumlee 5.
CHICAGO – Dunleavy 4, Gasol 15, Noah 8 e 10 reb, Butler 11, Rose 8, Mirotic 16, Snell 20, Brooks 4, Moore 1, McDermott.
SPURS @ JAZZ 81-90 – Caduta che ha dell’incredibile quella degli Spurs in casa di Utah. I padroni di casa sono già dal primo quarto in serata, portandosi fino al +11 e giocando a ritmi troppo alti per San Antonio.
Una San Antonio che prova a venire fuori prima dell’intervallo lungo, ma che non riesce a recuperare il gap subito nel primo quarto.
Protagonista della partita è Burke, che parte dalla panchina e spacca il match: 9/17 dal campo, 23 punti e giocate poco leggibili dalla difesa ospite. Fondamentale è anche il contributo sotto le plance di Favors e Gobert, e nonostante le mosse di Popovich, che fa ruotare tutti gli uomini a disposizione, i neroargento non trovano mai il modo per riequilibrare la gara.
Sconfitta stagionale numero 22 per San Antonio, ancora costretta al settimo posto. Che ancora basta per la post-season, ma che fa tanto strano per i campioni in carica.
SAN ANTONIO – Leonard 8, Duncan 14, Baynes 4, Green 2, PArker 5, Ginobili 8, Diaw 13, Mills 4, Belinelli 7, Splitter 2, Joseph 10, Williams 2, Ayres 2.
UTAH – Hayward 18, Favors 14, Gobert 7 e 14 reb, Exum 5, Ingles 10, Burke 23, Millsap 4, Hood 2, Evans.
TWOLVES @ ROCKETS 102-113 – Harden contro Wiggins, è lotta tra titani. LA gara tra Twolves e Rockets si racchiude tutta lì, e vede poi la prevalenza dei padroni di casa.
Partita che comincia subito a ritmi altissimi: Houston prova a tenere il pallino delle operazioni, ma la serata negativa al tiro dalla lunga distanza per i padroni di casa concede agli ospiti, attenti in difesa, di rimanere in partita.
Ed infatti il match sarà equilibrato almeno fino all’intervallo lungo. Il parziale di 28-19 del terzo quarto, poi, spaccherà la gara in favore di Houston, più pronta a gestire le redini dell’incontro, e trascinata dal solito Barba Harden che chiuderà con un incredibile tripla-doppia: 31 punti, 11 rimbalzi e 10 assist per una serata da incorniciare.
Solo il canadese ospite è al suo livello: 30 punti che hanno tenuto i suoi a galla, ma non basta per espugnare il Toyota Center.
MINNESOTA – Wiggins 30, Payne 11, Pekovic 16, Martin 21, Rubio 14, Dieng 7, Budinger 1, LaVine 2, Brown.
HOUSTON – Harden 31, 10 ast e 11 reb, Ariza 10, Jones 15, Motejunas 12, Terry 9, Brewer 11, Smith 17, Prigioni 2, Dorsey 6.
NETS @ NUGGETS 110-82 – Nella serata in cui Gallinari torna in campo e torna a superare il ventello, i Nuggets lasciano il passo in casa ai Brooklyn Nets, corsari in Colorado grazie alle buone prestazioni complessive di squadra.
La regia di Williams e la presenza sotto i tabelloni di Brook Lopez concedono agli ospiti il primo allungo, con Denver che è sotto di 9 punti all’intervallo lungo.
Poi, il parziale di 31-24 in favore dei Nets nel terzo quarto mette in chiaro le cose, lasciando poco spazio di rimonta ai padroni di casa.
Tra le uniche note positive dei Nuggets figura, però, Danilo Gallinari: dopo le difficoltà realizzative dell’ultimo periodo dopo il suo rientro dall’infortunio, l’ex Olimpia Milano ne mette insieme 22 in 30′ sul parquet, partendo in quintetto.
Non basterà per i Playoffs, ma è comunque motivo per cui sorridere.
BROOKLYN – Johnson 12, Anderson 13, Plumlee 14, Brown 10, Williams 16, Lopez 19, Karasev, Young 15, Morris 4, Jefferson 7.
DENVER – Gallinari 22, Arthur 10, Nurkic 7, Harris 10, Lawson 6, Faried 4, Foye 5, Barton 15, Nelson, Green 3.