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Harden ne mette 58 contro Miami, Warriors ancora ko. Bene Pacers, Sixers e Jazz

Sei partite nella notte NBA. Cominciamo dal Toyota Center di Houston, dove i Rockets hanno rimontato e sconfitto i Miami Heat guidati da un James Harden semplicemente fenomenale. Gli ospiti, reduci dalla vittoria sulla sirena ai danni di Golden State, sembrano avere le mani sul match, essendo avanti di 21 quando mancano poco più di 8′ alla fine del terzo quarto (82-61). Ma The Beard non si arrende e guida la risalita dei suoi. A fine terzo quarto, il punteggio dice 98-86 Heat; a 6’18” dalla fine, gli ospiti (bene Olynyk (21+5 reb), Dragic (21+5 reb e 5 ast) e Winslow (19+8 ast e 7 reb)) sono ancora in vantaggio di 10 lunghezze (113-103). Ma in questo momento si compie la rimonta, con un break di 0-14 che vale anche il sorpasso (113-117 con 2’46” sul cronometro). Miami prova a reagire e con Wade si porta sul -1 (118-119 con 2’03” da giocare). Negli ultimi 120″ però, arriva un solo canestro, un jump shot di CP3 per il +3 Rockets (118-121 a 46″ dal termine), che chiude l’incontro. Harden ha trascinato i suoi, con 17 punti nel solo quarto conclusivo, ben 58 in totale (16/32 dal campo), con 10 ast, 7 reb e 4 rubate.

La Florida si conferma indigesta, quest’anno, per i Golden State Warriors. A 24 ore dalla beffa di Miami contro gli Heat, infatti, i Campioni in carica cadono anche all’Amway Center di Orlando contro i Magic, confermando di non attraversare un momento brillante (2-4 nelle ultime 6). Con Iguodala e Durant (prima partita saltata in stagione) tenuti a riposo, ancora una volta i californiani partono piano, inseguendo per tutto il primo tempo, chiuso sul 51-59 Magic. Il terzo quarto sembra svoltare decisamente la sfida in favore degli ospiti, che piazzano un mortifero 30-11 di parziale e, al 36′, conducono 81-70. In questo periodo, però, gli Warriors faticano nel gestire le partite, e i padroni di casa rientrano con un break di 6-16 (87-86 con 5’36” da giocare); i californiani si portano sul +5 a 3’07” (94-89), salvo subire un nuovo parziale, stavolta 2-14, che conduce alla vittoria dei Magic per 96-103. Gordon (22+15 reb) è il migliore dei suoi; a Golden State, invece, non bastano Curry (33+8 reb e 6 ast, ma con 12/33 al tiro), Cousins (21+11 reb) e Thompson (21 e 9/23 al tiro).

Alle spalle degli Warriors, però, perdono sia i Denver Nuggets che gli Oklahoma City Thunder. Al Pepsi Center, sono gli Utah Jazz a giocare lo scherzetto alla squadra di coach Malone, volando sul +15 all’intervallo lungo (52-37), toccando un massimo vantaggio di +18 a metà quarto periodo (97-79) e tenendo poi a bada i padroni di casa nel loro tardivo tentativo di rientro. Sugli scudi Mitchell (24+8 reb e 5 ast) e Korver (22), mentre ai Nuggets non sono abbastanza Barton (21+13 reb), Murray (21) e Jokic (16+13 reb e 7 ast). Alla Chesapeake Energy Arena di Oklahoma City, invece, il colpo lo fanno i Philadelphia 76ers che, trascinati da Harris (32+5 reb), Butler (20+8 reb e 8 ast) e da un Simmons in tripla-doppia (11+13 reb e 11 ast), fanno propria una partita condotta sin dall’inizio e per un bel tratto sopra la double-digit di vantaggio. Senza Paul George (out per un fastidio alla spalla destra), ai Thunder non bastano l’ennesima tripla-doppia di Westbrook (23+11 reb e 11 ast) e Grant (23+6 reb).

Tornano al successo gli Indiana Pacers, che hanno la meglio alla Bankers Life Fieldhouse sui Minnesota Timberwolves. Una sfida nel complesso equilibrata, con vari cambi di leadership nel punteggio, e risolta nel finale in favore della squadra di coach MacMillan in particolare grazie al season-high di Bojan Bogdanovic (37+7 reb), supportato da Leaf (18) e da Young (15+5 reb+5 ast e 3 stl). Non è sufficiente agli ospiti un Towns formato super (42+17 reb). Infine, al Madison Square Garden di New York, i Cleveland Cavaliers battono i Knicks, ribaltando il -12 con cui era terminato il terzo quarto (85-97) con un 40-21 di parziale negli ultimi 12′. In evidenza nei Cavs il quartetto composto da Love (26+8 reb), Sexton e Clarkson (22 a testa) e da Osman (21+7 reb e 5 ast). Trier (22), Vonleh (16+10 reb) e Smith Jr. (16+8 ast) sono i migliori nei newyorkesi.

Il riassunto della notte:

MINNESOTA TIMBERWOLVES @ INDIANA PACERS 115-122

GOLDEN STATE WARRIORS @ ORLANDO MAGIC 96-103

CLEVELAND CAVALIERS @ NEW YORK KNICKS 125-118

MIAMI HEAT @ HOUSTON ROCKETS 118-121

PHILADELPHIA 76ERS @ OKLAHOMA CITY THUNDER 108-104

UTAH JAZZ @ DENVER NUGGETS 111-104

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone