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Harden mattatore con 45 punti nel successo di Houston sui Pacers. Vittorie esterne per Dallas e Toronto. Facile Charlotte su Minnesota

MINNESOTA TIMBERWOLVES @ CHARLOTTE HORNETS 80-105

Bella prova per Gerald Henderson, top scorer degli Hornets vincitori sui Twolves, con 17 punti (foto da: nba.com)
Bella prova per Gerald Henderson, top scorer degli Hornets vincitori sui Twolves, con 17 punti (foto da: nba.com)

Nella giornata del ritorno sul parquet di Al Jefferson dopo 9 match di assenza, tutto facile per gli Hornets (17-25, 10-13 in casa) che, davanti al pubblico amico della Time Warner Cable Arena, battono di 25 i Twolves (7-33, 4-17 in trasferta). Per la seconda volta di fila senza Kemba Walker, Charlotte ha ottenuto la 7° vittoria delle ultime 10 grazie ai 17 di Henderson e ai 16 di Roberts, oltre al 54.5% da 3 (31.6% per Minnesota) e al maggior apporto della panchina (31-52). Non bastano ai Twolves i 18 di Young per evitare il ko dopo la vittoria con Denver (2-8 nelle ultime 10); sottotono Wiggins (12 punti con 3/14 al tiro). Pronti via e Charlotte scappa subito sul 2-10 con Zeller (7’56” dalla sirena); gli ospiti si affidano soprattutto ai liberi per restar attaccati agli avversari, visto che dal campo tirano male (5/15). Dopo 12’, gli Hornets conducono 20-23. I padroni di casa scavano il solco decisivo nella fase centrale del match, sfruttando anche i tanti errori al tiro dei Twolves. Neal (10 nel periodo) e Hairston confezionano il 2-17 con il quale la franchigia della North Carolina spicca il volo (22-40 a 6’48” dall’intervallo lungo). Young e Dieng provano a tenere a galla Minnesota, ma al riposo Charlotte è avanti di +17 (33-50). Per i ragazzi di coach Saunders si tratta del peggior primo tempo, in termini realizzativi, della stagione (11/36 dal campo nei primi 24’). Nel terzo periodo, la forbice si allarga ulteriormente, con gli Hornets che, sospinti dai 22 punti nel periodo della coppia Roberts-Henderson, arrivano a toccare il +31 (layup di Kidd-Gilchrist, 45-76 a 3’18” dall’ultimo intervallo), distacco con il quale termina il parziale (52-83). Con la partita vera finita con 12’ di anticipo (anzi, qualcosina in più), il quarto periodo è di garbage time, con i locali che toccano, in tre occasioni, un massimo vantaggio di +33. Termina 80-105 per Charlotte, che può continuare la sua rincorsa al sogno play-off.

MINNESOTA TIMBERWOLVES (7-33): T. Young 18, Hummel, Wiggins 12, Dieng 9 (10 reb), Mo Williams 10, Bennett 9, Budinger 3, Raduljica, LaVine 9, Robinson III 2, Daniels 8

CHARLOTTE HORNETS (17-25): C. Zeller 2, G. Henderson 17, Kidd-Gilchrist 10, Biyombo 8, Roberts 16, Vonleh, M. Williams 4 (11 reb), Taylor 9, Jefferson 8, Hairston 11, Stephenson 8, Neal 12, Maxiell

 

DALLAS MAVERICKS @ MEMPHIS GRIZZLIES 103-95

Dirk Nowitzki con Devin Harris. Per il tedesco 21 punti a referto nella vittoria a Memphis (foto da: nba.com)
Dirk Nowitzki con Devin Harris. Per il tedesco 21 punti a referto nella vittoria a Memphis (foto da: nba.com)

Importante successo esterno dei Mavs (29-13, 15-7 in trasferta) sul parquet del FedEx Forum, casa dei Grizzlies (29-12, 16-5); finora, la franchigia texana, nel confronto con le altre sette squadre al momento in zona play-off ad Ovest, aveva un deprimente record di 1-8. Decisivo il solito, immarcescibile WunderDirk, autore di 21 punti, tra i quali gli ultimi 8 di Dallas nel finale di ultimo quarto; da segnalare anche i 25 di Ellis, i 15 di Parsons e la doppia doppia di Chandler (10+16 reb); sottotono Rondo (6 punti, 1 assist e 3/8 al tiro in 26’). A Memphis, invece, non sono bastati i 22 di Conley, i 20 di Gasol e la solita doppia doppia di Z-Bo (18+15 reb) per evitare la sconfitta che interrompe una striscia di 4 vittorie di seguito. Gli ospiti mettono le cose in chiaro sin da subito, nonostante un Rondo costretto in panca dopo poco più di 2’ per falli. Chandler, Ellis e Harris (9 nel periodo) permettono ai Mavs di chiudere il primo quarto avanti 25-16, con i padroni di casa in difficoltà al tiro (6/19 dal campo). E’ un match molto fisico, con tante sportellate sotto le plance, con protagonisti le coppie Chandler-Nowitzki e Gasol-Randolph. Nel secondo periodo i Grizzlies provano a reagire, ma i texani replicano colpo su colpo. L’ex Celtics Jeff Green ne mette 9 a referto uscendo dalla panchina, permettendo ai suoi di ricucire fino al -2 (37-35 a 5’39” dall’intervallo lungo); dall’altra parte, la risposta è affidata al trio Parson-Harris-Ellis, con Dallas che riesce ad andare negli spogliatoi avanti 53-46. Attacchi protagonisti anche nel terzo quarto. Memphis inizia forte, con un 3-9 che vale il -1 (56-55 dopo 2’11”); Parson e Nowitzki (rispettivamente 10 e 9 punti nel periodo) ricacciano sistematicamente indietro i padroni di casa, che si riportano più volte ad un passo dall’aggancio. In particolare, il 36enne di Würzburg si rende protagonista di un gioco da 4 punti, a 8’55” dalla sirena (62-55). Dal’altro lato del campo, sono Conley e Gasol (8 e 9 punti nel periodo) ad impegnarsi di più nella rimonta, ma Dallas piazza tre triple nel finale di quarto (2 Ellis e una Parsons) e le due squadre si presentano agli ultimi 12’ sull’82-75 Mavs. I ragazzi di coach Joerger partono con il piede sull’acceleratore anche nell’ultima frazione, con un break di 2-9 che vale il sospirato pareggio a quota 84; da segnalare una splendida schiacciata di Marc Gasol su assist di Jeff Green. Memphis riesce anche a mettere il naso avanti, grazie ad una tripla di Conley (89-91 a 4’03” dalla fine). Da quel momento in poi, però, Dallas, con un parziale di 14-4 e, come detto all’inizio, 8 punti conclusivi di Nowitzki (10 nel periodo), indirizza il match e vince 103-95.

 

DALLAS MAVERICKS (29-13): Nowitzki 21, Parsons 15, Chandler 10 (16 reb), Rondo 6, Ellis 25, G. Smith, Powell 3, Aminu 3, R. Jefferson 6, Barea 2, Harris 12, Villanueva, Felton

MEMPHIS GRIZZLIES (29-12): Randolph 18 (15 reb), Allen 4, M. Gasol 20, Conley 22, Lee 12, J. Green 11, Koufos 2, Udrih 4, Carter, Calathes 2, J. Adams, Leuer, Stokes

 

INDIANA PACERS @ HOUSTON ROCKETS 98-110

Doppia doppia da 14+17 rimbalzi per Dwight Howard nel successo di Houston su Indiana (foto da: nba.com)
Doppia doppia da 14+17 rimbalzi per Dwight Howard nel successo di Houston su Indiana (foto da: nba.com)

Con un Harden così, dalle parti del Toyota Center possono davvero dormire sonni tranquilli. The Beard si è reso protagonista di un’altra spettacolare prestazione, travolgendo i Pacers (15-28, 7-17 in trasferta) con il proprio season-high di 45 punti (7 assist e 4 palle rubate, 12/18 dal campo, 7/12 dall’arco), di cui 18 nel solo terzo periodo. Per i Rockets (29-13, 15-7 in casa) si tratta della 7° W nelle ultime 10, ottenuta anche grazie alla solita doppia doppia firmata Howard (14+17 reb) e ai 13 punti dalla panchina di Brewer. 5° sconfitta di fila (3-7 nelle ultime 10) per i ragazzi di coach Vogel, il quale trova le risposte migliori dalla panchina, con i 23 di Miles, i 17 di Sloan e i 14 rimbalzi (9 punti) di Mahinmi. L’inizio di Houston è fulmineo: a metà primo quarto, siamo già sul 4-17, con Beverley ed Ariza molto caldi. Hibbert e Miles conducono una mini rimonta degli ospiti, fino al -8 (17-25 a 3’35” dal primo intervallo), distacco con il quale terminano i primi 12’ (21-29). Il secondo periodo vede Indiana tenere botta, in particolare grazie a C.J. Miles; comunque, Houston riesce a tenere il margine di vantaggio intorno alla doppia cifra con discreta facilità. Al 24’, il tabellone recita 45-55 Rockets. Il terzo periodo, come detto, è un assolo di James Harden, che totalizza 18 punti (5/7 da campo, 4/6 da 3) e, in pratica, la vince da solo. Harden è devastante, in particolare, nel break di 6-22 che porta i texani sul 62-86 a 2’ dalla sirena, inanellando 3 bombe consecutive che spezzano le gambe ai Pacers. Con un margine di +21 in avvio di ultima frazione, i Rockets tirano i remi in barca, consentendo ai Pacers di limare il divario fino al -12 finale (98-110). Non Harden, che continua a divertirsi anche nell’ultimo quarto, totalizzando altri 15 punti (su 21 di squadra nel periodo).

INDIANA PACERS (15-28): West 8, S. Hill 13, Hibbert 12, Stuckey 4, Watson 8, Scola 4, Rudez, Mahinmi 9 (14 reb), Sloan 17, Miles 23, Whittington, L. Allen, Copeland

HOUSTON ROCKETS (29-13): Motiejunas 10, Ariza 9, Howard 14 (17 reb), Beverley 6, Harden 45, Papanikolaou, J. Smith 6, Terry 7, Brewer 13, Dorsey, Shved

 

TORONTO RAPTORS @ MILWAUKEE BUCKS 92-89

Altra solida prova del play dei Raptors Lowry, autore di 18 punti (foto da: nba.com)
Altra solida prova del play dei Raptors Lowry, autore di 18 punti (foto da: nba.com)

Dopo il ko interno al fotofinish subito contro i Pelicans, Toronto (27-14, 11-7 lontano dal Canada) rialza subito la testa, espugnando, al termine di un incontro combattuto, il parquet del BMO Harris Bradley Center di Minneapolis, casa dei Bucks (21-20, 9-9 davanti al proprio pubblico). Per i Raptors (3-7 nelle ultime 10), importanti le prove di Lowry (18), Valanciunas (doppia doppia da 11+13 reb) e, dalla panchina, Ross (16) e Louis Williams (15). Tra i ragazzi di coach Kidd (6-4 nelle ultime 10), si distinguono Knight (20), Ilyasova (14) e Mayo (13), questi ultimi partiti dalla panchina. L’avvio è di marca Bucks, con O’Bryant III che ne mette 6, portando i suoi sul 6-13 (7’16”); Toronto risponde con Valanciunas (8 nel periodo) ed Amir Johnson, impattando a quota 18 (3’13” dalla sirena). Dopo 12’, il punteggio dice 22-25 Milwaukee. Dopo un avvio di secondo quarto equilibrato, i Raptors mettono la freccia, piazzando un break di 15-4, culminante nei liberi di Hansbrough, che valgono il 47-41 (4’09” dall’intervallo lungo). I Bucks sono in grande difficoltà al tiro, tanto che, negli ultimi 6’41” trovano il canestro dal campo solo una volta (su 11 tentativi). Ciò consente agli ospiti di andare al riposo sul 53-44. Nel terzo periodo, le percentuali offensive scendono anche per Toronto, che non riesce a scappar via definitivamente. I Raptors tirano 6/23 dal campo, mentre i Bucks fanno meglio, ma solo perché tirano meno, con un 8/13; ciò produce un parziale di 15-18, con le due squadre che si presentano in avvio di quarto periodo su 68-62 per i canadesi. I padroni di casa iniziano bene, con un 3-9 che vale il pari a quota 71. Il turco Ilyasova (9 nel periodo), con 8 punti consecutivi permette a Milwaukee di restar attaccato ai Raptors. Quindi è Mayo, con 7 punti di fila, a riportare anche avanti i Bucks, ma Lowry non è d’accordo, e un suo layup, a 3’39” dalla fine, vale l’84-78. I ragazzi di Jason Kidd non demordono, e prima con un layup di Middleton poi con uno di Knight, riescono a riportarsi sul -1 a soli 20” dal termine (90-89). A 15” dalla fine, Ross, in bimane su assist di Lowry, firma il 92-89; Knight sbaglia la tripla del pareggio, e Mayo fa fallo su Lowry, il quale, però, sbaglia entrambi i liberi. Ilyasova cattura il rimbalzo, mancano 4”, ma la parola fine sul match la mette Louis Williams, rubando palla a Mayo. Toronto vince 92-89.

TORONTO RAPTORS (27-14): A. Johnson 11, Valanciunas 11 (13 reb), Lowry 18, Vazquez 10, DeRozan, Hansbrough 4, Patterson 7 (13 reb), Ross 16, L. Williams 15, J. Johnson, Hayes, Stiemsma, Fields

MILWAUKEE BUCKS (21-20): O’Bryant III 6, Antetokounmpo 6, Pachulia 9, Knight 20, Middleton 9, Ilyasova 14, Martin, Henson 7, Bayless 5, Dudley, Mayo 13

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone