GSW@Rockets - Le parole dei protagonisti
Nella notte è arrivato il colpo vincente inflitto da Houston a Golden State per prolungare, almeno a gara 5, la serie. La notizia più importante, insieme alla vittoria Rockets con una straordinaria prestazione di James Harden da 45 punti, è stato l’infortunio subito da Curry dopo la brutta ricaduta nel tentativo di stoppare Ariza, che ha spaventato non solo i tifosi presenti al Toyota Centre di Houston, ma tutti gli appassionati di basket in generale. La ricaduta certamente non è stata delle migliori e le zone interessate sono la nuca, il collo e la schiena, dopo la partita Steph ha spiegato così l’accaduto :
“Ho sentito di essere stato in aria per parecchio tempo, ho provato a frenare e a cercare un sostegno in qualche modo, e una volta che ho colpito il pavimento, ho ascoltato ciò che mi hanno detto i miei trainers che mi hanno suggerito di prendermi il mio tempo e non affrettare a rialzarmi.” In seguito ha aggiunto sulla modalità in cui si è infortunato ” E’ stata una brutta sensazione. Provi a fare una giocata sul pallone pensando che lui (Ariza) stessa saltando per un layup, e una volta che vedi che la situazione cambia immediatamente sei per aria e hai zero controllo del corpo oltre di lui , e sarebbe potuta andarmi anche molto peggio.”
Dopo questa spaventosa ricaduta, Curry dopo essere andato negli spogliatoi per ricevere tutte le visite del caso, è poi rientrato in campo, ma chiaramente la prestazione fornita non poteva che essere condizionata da quanto accaduto in precedenza, quanto meno dal punto di vista emotivo, la dimostrazione più evidente è stato l’airball sparato appena rientrato in campo e la stoppata subita immediatamente dopo.
“Stavo prendendomi il mio tempo, ad essere onesto con voi, perchè volevo essere sicuro di stare bene e non mettermi in pericolo per il resto della serie se non ero in condizioni di tornare a giocare. Ho ascoltato tutti i consigli e ho fatto tutti i test che dovevo fare, sono stato paziente. Quando poi ho avuto l’ok dal preparatore atletico e dai dottori della squadra, ovviamente ho voluto giocare, ma ho voluto assicurarmi che tutto era andato come doveva, così non ci sarebbero stati ripensamenti una volta tornato in campo.”
Tornando ad un ambito prettamente di gioco, tra i Rockets dopo il match ai microfoni si è visto il “JaT” Jason Terry :
“Penso che alla fine, quando la stagione sarà finita quello che si dirà su questa squadra a bocce ferme sarà della nostra capacità di combattere contro le avversità e non morire mai”. L’ovvio riferimento di Terry è non solo per la vittoria in gara 4 che prolunga la serie contro i Warriors, ma anche alla straoridnaria rimonta da 1-3 a 4-3 di cui si sono resi protagonisti i texani contro i Clippers nel turno precedente.