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GSW@CLE, gara-4: Iguodala e i suoi Warriors troppo impetuosi anche per questi Cavs, serie sul 2-2

Golden State Warriors – Cleveland Cavaliers 103-82

(foto da: liberation.fr)
(foto da: liberation.fr)

Inizio pauroso di James e i suoi Cavs, che sfruttano i primi errori dall’arco di Iguodala e Barnes, mentre il Re serve Mozgov con un assist da sogno, sopra la testa al primo controllo. I primi danni vengono presto tamponato dall’MVP, anche se il primo quarto degli avversari dà l’impressione di essere meno equilibrata di quanto dica il punteggio, che con il gioco da 3 punti di Green, a 4:30 dalla prima sirena segna 20 pari. I Warriors, superata la tempesta iniziale riesce a sopperire ai problemi nei rimbalza e sfrutta ogni errore avversario per ripartire in contropiede, con protagonisti soprattutto Iguodala e Lee, praticamente infallibili sia dalla media distanza che nell’attacco a canestro. Con il tiro fallito da Curry sulla sirena, i Warriors si trovano in vantaggio sul 31-24, più alto numero di punti realizzati da questi ultimi in queste Finals. Il secondo quarto inizia sulla falsariga di come è finito il primo, gli errori da una parte e dall’altra sono davvero troppi, ma i 4 punti di Livingston fanno comunque notare un incremento del vantaggio di Golden State, che con la tripla di Green volano sul +12. Ai Cavaliers mancano palesemente i punti del suo leader, che inoltre a 5′ dal l’intervallo viene abbattuto da un rientrante Bogut: il taglio dopo l’impatto è pesante e LeBron deve momentaneamente abbandonare il campo, che non gli impediscono comunque di realizzare uno dei due liberi. L’entrata in scena del centro è tra le peggiori mai viste, con tre falli e un atteggiamento sul parquet che fortunatamente non mina il vantaggio che i suoi compagni di squadra hanno costruito. I padroni di casa riescono comunque a non farsi asfaltare soprattutto grazie alla coppia di lunghi schierata da Blatt, con Thompson e Mozgov che portano 25 punti combinati. Un attacco in penetrazione concluso con layup da parte di Steph Curry chiude la prima metà di gara, sul 54-42. Rientrati dagli spogliatoi c’è subito un principale protagonista: l’australiano Dellavedova infila due triple consecutive e ridà subito morale ai suoi. Questo terzo quarto sorride ampiamente nelle prime fasi ai Cavs, che dimezzano lo svantaggio sfruttando anche i tiri facili e importanti sbagliato dai ragazzi di Kerr. I Warriors crollano definitivamente a cinque minuti dall’ultimo periodo e con la schiacciata in alley-oop di LeBron arriva anche la rimonta e la differenza diventa solo di 2 punti. James macina finalmente buon gioco, ma il sorpasso non arriva grazie soprattutto ad Iguodala, che si sostituisce egregiamente ad un Curry troppo assente in fase di realizzazione. Proprio il Golden Boy mette la tripla che manda tutto all’ultimo quarto con i campioni dell’ovest in vantaggio, 76-70. Il quarto periodo vede James in panchina e la sua assenza si sente parecchio, bastano la schiacciata di Green e un numero da capogiro di Curry a ritrovare la doppia cifra di distacco. L’MVP finalmente entra in partita e prima disegna un pallonetto anticipando il tiro, a cui segue poco dopo uno step back che libera la tripla dell’85-72. A chiudere definitivamente qualsiasi discorso di rimonta è ancora il solito Andre Iguodala, che con l’ennesima tripla ammazza la partita e segna il suo season high (22 punti totali). Gli ultimi minuti diventano poco più di una formalità e gara-4 finisce nelle mani dei Warriors, che torna all’Oracle Arena sul 2-2 e con un fattore campo totalmente ripristinato.

Golden State Warriors: Curry 22, Thompson 9, Green 17, Iguodala 22, Barnes 14, Lee 9, Livingston 7, Barbosa 2, Bogut 0, Speights 1, Holiday 0, McAdoo 0.

Cleveland Cavaliers: Dellavedova 10, Shumpert 5, Mozgov 28 (10 rimbalzi), James 20 (12 rimbalzi), Thompson 12 (13 rimbalzi), Smith 4, Jones 0, Perkins 2, Harris 1, Miller 0.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone