GSW@CAVS, Gara-3: Kerr "Non mi è piaciuto l'approccio dei ragazzi"
Adesso per i Warriors si fa dura. In una serie che li vedeva come favoriti, ancor di più dopo l’infortunio di Irving, i Figli della Baia sono incappati in una sorta di circolo vizioso, fatto di scarsa intensità sia in fase difensiva che offensiva, oltre ad una carenza di “garra”, in paragone a degli indemoniati Cavs, che non fa certo dormire sonni tranquilli a coach Kerr e ai fans di Golden State. Ovvio, non è tempo (e non c’è tempo) per fasciarsi la testa, Gara-4 incombe. Curry e compagni dovranno mostrare grande maturità e girare la serie, come fatto nelle Western Semifinals contro i Grizzlies, dove, allo stesso modo, i californiani si trovarono inaspettatamente sotto 1-2 nella serie ma, con una grande reazione di squadra e d’orgoglio, riuscirono a sistemare le cose. In conferenza stampa, coach Kerr non fa mistero su cosa proprio non gli è andato giù in questa partita: “L’approccio dei miei giocatori, nei primi tra quarti, non mi è affatto piaciuto. Sembravano scoraggiati. Non siamo riusciti a tenere alto il ritmo, come piace a noi, anche per merito della difesa dei Cavs. Nell’ultimo quarto, poi, le cose sono cambiate, soprattutto grazie all’impatto di David Lee. Il suo minutaggio nella serie di sicuro aumenterà; grazie al suo lavoro, siamo anche riusciti a produrre dei buoni tiri per Curry, nel corso del quarto periodo“.
Un MVP che sta soffrendo oltremodo la difesa assidua e pressante di Dellavedova, anche se, nell’ultimo periodo, Steph è parso sbloccarsi, mettendo a referto 17 punti che per poco non portavano Golden State ad una clamorosa rimonta dal -20. “Nell’ultimo quarto siamo stati più aggressivi e abbiamo attaccato meglio la difesa dei Cavs” – esordisce il figlio di Dell – “In Gara-4, però, dovremo farlo sin dall’inizio. Dobbiamo riuscire a giocare con la mente sgombra, divertendoci; io per primo devo essere più aggressivo. Anche contro Memphis eravamo sotto 1-2 e siamo riusciti a cambiare direzione alla serie. Siamo di fronte ad un’altra squadra, è vero, ma possiamo fare tesoro di quell’esperienza. Dobbiamo riuscire a mettere sul campo la stessa intensità che sta producendo Cleveland“.
Sul suo stato di forma attuale, Curry non è preoccupato: “Le mie prestazioni non dipendono affatto da quello. Mi sentivo bene, sto bene…Devo solo tirare meglio. Credo di aver capito come attaccare il loro pick-&-roll ed è una buona notizia in vista delle prossime partite“. Hanno detto la loro sul match anche Klay Thompson e Draymond Green. L’altro Splash Brother è fiducioso: “Non abbiamo giocato al meglio in attacco in queste tre partite e, nonostante ciò, ce la siamo giocata fino alla fine. Ne sono certo. Se torneremo ad attaccare come sappiamo, andremo a vincere questa serie“. Green, dal canto suo, punta il dito, come coach Kerr, sulla poca intensità mostrata dai Warriors, paragonandola a quella di Dellavedova: “E’ stato sempre presente, su ogni palla vagante. Questo è quello che dobbiamo cambiare in fretta. Io per primo“.