Golden State Warriors @ Toronto Raptors 112-109: 'Splash Brothers' inarrestabili, super Lowry non basta
GOLDEN STATE WARRIORS @ TORONTO RAPTORS 112-109
Nelle terza di un tour di sette gare ad Est, i Golden State Warriors ottengono la vittoria consecutiva numero 21 di questo loro inizio di stagione sul campo dei Toronto Raptors mai domi e che hanno reso dura la vita ai campioni in carica, al netto dell’ennesima prestazione monstre di Stephen Curry: 44 punti (14/24 dal campo, 9/15 da tre) e 7 assist in 38 minuti di gioco. Quarantello (41 per la precisione, con 14/26 dal campo e 6/10 dall’arco) anche per un Kyle Lowry che ha dato letteralmente il sangue ma che ha sulla coscienza la mancata chiusura del gioco da tre punti che avrebbe dato la parità a quota 106 a 44 secondi dalla fine.
L’inizio di gara è un monologo del numero 30: 14 punti nei primi 5 minuti di gioco, 16 in un primo quarto da 6/9 al tiro (4/6 dalla lunga distanza), per il 32-21 Warriors. I Raptors capiscono che l’unica chance è giocare al ritmo degli ospiti e Lowry non si tira indietro: 6 punti nell’8-0 entrando nel secondo quarto, 13 in 12 minuti. L’impatto del leader emotivo contagia i canadesi che ricuciono lo strappo e, a cinque minuti dall’intervallo lungo, passano addirittura a condurre (42-43) grazie alla schiacciata di DeRozan. Ma dove non arriva Steph (che nel finale del quarto prende anche una brutta botta al volto scontrandosi involontariamente con Carroll), ci pensa Klay Thompson: tre triple nei secondi dodici minuti lanciano gli ospiti al vantaggio in doppia cifra (59-49) all’intervallo lungo. Clamoroso il dato degli ‘Splash Brothers’ al termine del primo tempo: 10/14 complessivo dall’arco per il 71.4% di realizzazione.
Al rientro dagli spogliatoi, Lowry approccia nuovamente forte con 7 punti in fila. E, ancora una volta, i Raptors rientrano in partita grazie anche alla dinamicità di un Nogueira (più adatto dello statico Biyombo) da 14 punti e 4 rimbalzi. All’ultima pausa è 83-79, con i padroni di casa che, nell’ultimo e decisivo quarto, si portano avanti grazie alle giocate dei soliti Lowry, Nogueira ed al libero di Johnson (84-86). E’ il momento più difficile della gara dai Warriors che, per trarsi d’impaccio, si affidano ancora alla loro versione dei ‘gemelli del gol’: tripla di Klay, tripla di Steph, assist di Steph per il sottomano di Livingston ed ecco servito il 92-87. Lowry, però, non ci sta e riporta avanti i suoi con la tripla del 95-96 a 4:50 dalla sirena finale. Gli risponde per le rime ancora il figlio di Dell con un paio di triple in un amen che fanno malissimo al pubblico dell’Air Canada Center. Sul 106-103, come detto, l’episodio che decide la gara: Lowry va al ferro subendo il contatto falloso, ma non chiude il gioco dal tre punti del possibile pareggio. Dall’altra parte, invece, Curry e Thompson sono glaciali nei loro viaggi in lunetta, con l’MVP 2015 che compie la giocata della partita con la rubata a Joseph a 3.3 secondi dal redde rationem. Vincono i Warriors 112-109, ma che fatica!
GOLDEN STATE WARRIORS: Rush 3, Green 16, Ezeli 8 (10 rimb.), Thompson 26, Curry 44, Livingston e Barbosa 4, Clark 2, Speights 5;
TORONTO RAPTORS: Carrol e Joseph 9, Scola 10, DeRozan 16, Lowry 41, Nogueira 14, Ross 5, Patterson 4, Johnson 1.