Golden State Warriors @ Sacramento Kings 117-106: Curry suona la sveglia ai Warriors
GOLDEN STATE WARRIORS @ SACRAMENTO KINGS 117-106
(24-33, 27-25, 39-22, 27-26)
Dopo la sconfitta contro i Grizzlies e le relative polemiche, i Golden State Warriors si rialzano e vanno a vincere in casa dei Sacramento Kings: a suonare la carica sono, tanto per cambiare, Kevin Durant (28 punti) e Stephen Curry (30 con 6 assist). Eppure, dopo un inizio di gara particolarmente equilibrato, il primo quarto sembra continuare sulla falsariga dell’ultimo ko, con i padroni di casa che dominano ben oltre il 24-33 di parziale a tabellone, grazie ai 15 punti di Rudy Gay (chiuderà a quota 23). Un vantaggio comodo e consistente e che permette ai Kings di amministrare senza problemi anche il secondo periodo, arrivando all’intervallo lungo sul 51-58.
Al rientro dagli spogliatoi, però, arriva la svolta. Tolliver e Collison respingono i primi tentativi di rimonta con alcune conclusioni dall’arco ma, a poco più di otto minuti dall’ultima pausa, Durant ha già trovato la tripla del pari 65 e, poco dopo, Curry quella del 68-65 per il primo vantaggio Warriors del match. E’ il momento peggiore per Sacramento che non riesce più a trovare la via del canestro e si ritrova in un amen sotto in doppia cifra, con Thompson che appoggia a tabellone il 77-67 a 5:32 dall’ultimo intervallo, all’interno di un devastante 39-22 di parziale che costringe i californiani a iniziare l’ultimo quarto sotto di 10 (90-80). Spazio per rimontare ce ne sarebbe, ma ormai i Warriors hanno già messo il pilota automatico, controllando agevolmente i ritmi della gara, chiudendola a poco più di tre minuti dalla sirena finale con la tripla di Iguodala per il 104-90. Finisce, poi, 117-106.
GOLDEN STATE WARRIORS: Durant 28, Green 9 (10 ass.), Pachulia 10, Thompson 18, Curry 30, McGee e West 2, Iguodala 8, Clark 4, Livingston 6;
SACRAMENTO KINGS: Gay 23, Tolliver 16, Cousins 17 (10 rimb.), Temple e Collison 14, Koufos 2, Lawson 15, Afflalo 5.