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Golden State Warriors @ Oklahoma City Thunder 121-118: la magia di Stephen Curry nella partita più bella dell'anno

GOLDEN STATE WARRIORS @ OKLAHOMA CITY THUNDER 121-118

Record di triple in stagione (288) con 24 partite ancora da giocare, record di triple in una singola partita (12) eguagliato, 46 punti con 14/24 dal campo: questo è lo Stephen Curry che ha dominato ad Oklahoma City nella vittoria all’overtime dei Golden State Warriors. Ai Thunder non sono bastati i 37 (più 12 rimbalzi) di Durant, la doppia doppia (15+20) di Ibaka e i 26, con 13 assist, di Westbrook.

Okc parte forte prendendo un vantaggio di 13 punti (7-20) grazie anche ai 10 punti di KD nel primo quarto: una dote che consente di arrivare al +10 (20-30) al primo intervallo. Nel secondo parziale, però, tornano i campioni in carica: 11-2 di run con Curry (4 triple nel primo tempo) a suonare la carica: ma, complice qualche palla persa di troppo, a metà gara il tabellone recita 46-57.

Il terzo quarto si apre con un brivido, con Steph costretto ad abbandonare il campo a causa di una distorsione alla caviglia dopo un fortuito contatto con Westbrook. I THunder provano ad approfittarne, rintuzzando il rientro degli ospiti fino a 5 minuti dalla fine del periodo, quando Curry rientra sul 63-70: in un amen, una tripla dietro l’altra, è vantaggio Golden State (78-77), con Durant che, però, reagisce da par suo con due bombe negli ultimi 55 secondi prima dell’ultimo intervallo (78-84). Nei 12 minuti finali, la linea di fondo di Westbrook vale il +11 (85-96) a 4:51 dall’ultima sirena ma, ancora una volta, il 30 si accende e tutto si fa buio: tripla del 93-96 e, poco dopo, assist a Thompson in angolo per la bomba del -1 (99-100) con poco più di 27 secondi ancora da giocare. Dall’altra parte Durant manda a bersaglio l’ennesima tripla (7/11 dall’arco) e sembra chiudere i giochi quando mancano 17 secondi alla conclusione. Poi, però, nell’azione successiva, accade l’incredibile: Thompson segna rapidamente da due, GS non chiama il time-out, i Thunder perdono palla, e Iguodala si guadagna i due liberi del pareggio (fallo di KD) a quota 103 allo scadere.

E’ supplementare, anche perché il 35 di OKC con sette decimi sul cronometro trova il primo ferro sulla sua ultima conclusione dei regolamentari. Durant esce quasi subito per falli, ma le due squadre continuano a scambiarsi canestri a ripetizione. Almeno fino all’ultimo possesso, sul pari 118: con 10 secondi da disputare, Westbrook si butta dentro ma vede il suo jumper respinto dal ferro, la palla arriva a Curry che, poco dopo la metà campo, mette la tripla numero 12 che vuol dire W per 121-118.

La partita più bella dell’anno.

GOLDEN STATE WARRIORS: Barnes 6, Green 2 (14 rimb., 14 ass.), Bogut e Barbosa 4, Thompson 32, Curry 46, Iguodala 12, Livingston 7, Speights 8;

OKLAHOMA CITY THUNDER: Durant 37 (12 rimb.), Ibaka 15 (20 rimb.), Adams e Roberson 10, Westbrook 26 (13 ass.), Waiters 7, Singler 2, Kanter 11.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone