I Golden State Warriors espugnano il Toyota Center e volano in finale di Conference
78Pur privi di Kevin Durant i Golden State Warriors non falliscono il primo match point a disposizione contro gli Houston Rockets ed accedono alle finali di Conference senza passare per la sempre insidiosa gara7, imponendosi 113-118 al Toyota Center al termine di una sfida molto combattuta e decisasi solamente nell’ultima frazione di gioco grazie ai fondamentali colpi di Klay Thompson prima e di Steph Curry poi. Match che inizia e si sviluppa nelle battute iniziali in maniera equilibrata con entrambe le compagini apparse piuttosto bloccate, Curry non riesce a mettersi in ritmo sbagliando tutti i tiri che si prende mentre sulla sponda texana non si conta il numero di palle perse banalmente che permettono nonostante tutto agli ospiti di mettere il naso avanti sul finire di frazione. Non cambia la musica nel secondo quarto dove i Warriors si aggrappano offensivamente alle mortifere conclusioni dalla distanza di un ispiratissimo Klay Thompson mentre Houston vede in Chris Paul l’unico capace di caricarsi sulle spalle il peso dell’attacco biancorosso nel momento in cui Harden appare invece piuttosto annebbiato al tiro. Il primo tempo vede così un tentativo finale dei californiani di scavare un primo importante solco sotto i colpi di Thompson prima e Looney poi che portano gli uomini di Kerr quasi fino alla doppia cifra di vantaggio ed una pronta risposta dei padroni di casa che con un paio di canestri da tre punti di Green si rifanno sotto chiudendo sul 57-57 all’intervallo. All’uscita dagli spogliatoi entra finalmente in partita Curry, senza canestri e con tre falli sulle spalle fino a quel momento, che inizia a mettersi in ritmo ed a trovare nuove soluzioni in attacco contro l’asfissiante pressing dei Rockets, dall’altro lato dopo il disorientamento iniziale anche James Harden inizia a macinare punti su punti, cercando di dare quello strappo importante al punteggio che però non arriva fino all’inizio dell’ultima frazione, dove Houston con un paio di canestri consecutivi tocca il +7 e sembra prepararata a dovere per un finale tirato in cui l’inerzia del punteggio sembra pendere in favore degli uomini di D’Antoni. E’ proprio in questo momento che sale definitivamente in cattedra Curry, che segna 23 dei suoi 33 punti finali solo nell’ultimo quarto e che è letteralmente inarrestabile nei fondamentali possessi decisivi recuperando prima il gap creatosi ad inizio periodo e chiudendo la gara supportato dall’altro Splash Brother Thompson, Harden litiga invece con il ferro e condiziona eccessivamente l’attacco dei Rockets che nelle ultime battute prova a rifarsi sotto con Tucker e Green ritornando però solamente ad una lunghezza di vantaggio che ancora Curry nella classica girandola finale dalla linea del tiro libero aumenta fino al +5 finale in favore dei campioni NBA in carica. Finisce così con il già citato punteggio di 113-118 per Golden State che stasera attenderà la vincente di Denver Nuggets-Portland Trail Blazers per scoprire contro chi si troverà a lottare per la finale NBA, tanta delusione in casa Houston per i due finali di gara5 e gara6 che potevano esser gestiti meglio vista la concomitante assenza di un pezzo da novanta come KD tra le fila Warriors.
GOLDEN STATE WARRIORS @HOUSTON ROCKETS 118-113
GOLDEN STATE WARRIORS: Iguodala 17, Green 8, Curry 33, Thompson 27, Bogut, Looney 14, Cook 2, Livingston 11, Jerebko 2, Bell 4, McKinnie
HOUSTON ROCKETS: Tucker 15, Gordon 9, Capela 10, Harden 35, Paul 27, Rivers 9, Green 6, Shumpert, Hilario 2