Golden State @ Oklahoma City (gara 6) 108-101: Thompson zittisce la Chesapeake Energy Arena, i Warriors forzano gara 7
GOLDEN STATE WARRIORS @ OKLAHOMA CITY THUNDER 108-101
(20-23, 28-30, 27-30, 33-18)
“Never underestimate the heart of a champion”. O di un gruppo di campioni, come i Golden State Warriors che vincono gara 6 ad Oklahoma City, si riprendono il fattore campo ed avranno gara 7 in casa per raggiungere in finale i Cleveland Cavaliers. iL tutto grazie ad un Klay Thompson da 41 punti (14/30 dal campo e 11/18 da tre, record assoluto nei playoff dall’arco), alla doppia doppia (31+10 rimbalzi e anche 9 assist) di Stephen Curry e a quella di un ritrovato Green (14+12 e 6 assist). Ai padroni di casa, di contro, non è bastata l’ennesima grande prestazione di Westbrook (29, 11 assist, 9 rimbalzi, 4 recuperi ma anche 5 palle perse) e i 29 punti (ma con 31 tiri) di Kevin Durant: l’aver sprecato due match ball contro ci campioni in carica potrebbe essere un rimpianto non da poco.
Il primo tempo sembra seguire il copione dell’intera serie: Westbrook e, soprattutto, Adams (splendida la sua schiacciata che ‘posterizza’ Green per il 28-37 a 5:34 dall’intervallo lungo) si dimostrano degli enigmi di non facile soluzione per la difesa avversaria. Tanto quanto Kevin Durant che, poco dopo, si mette spalle a canestro e va per il 28-41 per il massimo vantaggio di OKC. I Warriors, però, dimostrano quella solidità mentale che sembrava perduta e, soprattutto, possono contare su un Klay Thompson da urlo che guida la rimonta fino al -4 (40-44) a tabellone a 2:09 dalla conclusione di metà gara. Una giocata da tre punti di Ibaka (13+9 rimbalzi) , però, rimette un discreto margine tra le due squadre (41-49), almeno fino a quando Curry non realizza l’ennesima tripla da distanza siderale (45-49) che fa da viatico al 48-53 a tabellone all’intervallo lungo.
Al rientro dagli spogliatoi gli ospiti ritrovano il vantaggio (54-53) grazie ad un Thompson che attacca senza sosta, quasi come Kevin Durant che firma in penetrazione il 62-63 quando mancano 7:45 all’ultima pausa. Il margine diventa un minimo più corposo (62-68) grazie al gioco da tre punti di Adams, ma i Warriors non sono più quelli straniti delle prime quattro gare e rispondono colpo su colpo fino al 75-83 con cui si apre l’ultimo e decisivo quarto. Dominato da un numero solo: l’11. Thompson è letteralmente scatenato: triple su triple su triple che consentono ai suoi di rientrare in partita e a Curry di impattare a quota 99 a 2:49 dall’ultima sirena. Rimessa la gara in carreggiata, GS stringe le maglie in difesa e da un recupero di Iguodala nasce la tripla in transizione di Thompson per il 104-101. Con meno di un minuto da giocare, Westbrook perde una palla sanguinosa (ma gli arbitri hanno avuto bisogno dell’instant replay per decidere) mentre, dall’altra parte, Curry va per il lay-up del 106-101 che chiude i giochi con 14 secondi ancora da giocare. Finisce 108-101 alla Chesapeake Energy Arena: ora tutti nella Baia per la decisiva gara 7.
GOLDEN STATE WARRIORS: Barnes 9, Green 14 (12 rimb.), Bogut 5, Thompson 41, Curry 29 (10 rimb.), Iguodala 8, Ezeli 2;
OKLAHOMA CITY THUNDER: Durant 29, Ibaka 13, Adams 9, Roberson 11, Westbrook 28 (11 rimb.), Kanter 8, Waiters 3.