Golden State @ Oklahoma City (gara 3) 105-133: massacro alla Chesapeake Energy Arena, i Thunder asfaltano i Warriors
GOLDEN STATE WARRIORS @ OKLAHOMA CITY THUNDER 105-133
(28-34, 19-38, 33-45, 25-16)
Grazie ad uno spaventoso parziale di 52-83 a cavallo tra secondo e terzo quarto e, complici le prestazioni monstre di Durant (33 punti e 8 rimbalzi) e Westbrook (30 e 12 assist), gli Oklahoma City Thunder mantengono il fattore campo e si aggiudicano una gara 3 sostanzialmente senza storia a danno dei Golden State Warriors. Irriconoscibili i campioni in carica: 10/33 dall’arco di squadra e un nervosismo insolito che, nel secondo quarto, porta Draymond Green a colpire con un calcio Steven Adams. Inevitabile il Flagrant che potrebbe addirittura costargli gara 4.
L’inizio costituisce un chiaro indizio di quel che sarà: Westbrook impone da subito un ritmo insostenibile per chiunque e il 3-15 di run fa da viatico al 28-34 del primo quarto. Nei secondi 12 minuti, complici l’ingresso di Iguodala e lo stringimento delle maglie in difesa, i Warriors riescono a rimettersi in carreggiata e a trovare la parità a quota 40 grazie all’unico lampo di Bigut a 8:37 dall’intervallo lungo. Ma si tratta di un fuoco di paglia: 11 errori consecutivi al tiro da parte di Golden State, consentono ai Thunder di riprendere ritmo e di firmare un parziale di 1-17 che comporta il 47-72 con cui si arriva all’intervallo lungo. Lo specchio di quel che accade ai figlio della Baia è proprio Green: oltre al già menzionato Flagrant 1, i primi 24 minuti sono un autentico incubo, da 1/8 dal campo e-31 di plus/minus.
Al rientro dagli spogliatoi ci si aspetterebbe la reazione dei Warriors ma, invece, sono ancora i Thunder a dettare i ritmi. Durant e Westbrook sono letteralmente immarcabili e OKC trova punti anche da Waiters (13) e Kanter (doppia doppia a quota 10+12). Di contro, gli ‘Splash Brothers’ non riescono mai a entrare del tutto in partita (5/19 in due dall’arco), tanto che, a 1:18 dalla penultima sirena, i padroni di casa sono avanti di 41. Con queste premesse l’ultimo quarto non può che essere un lunghissimo garbage time: finisce 105-133 alla Chesapeake Energy Arena. Golden State, adesso, è con le spalle al muro.
GOLDEN STATE WARRIORS: Barnes 7. Green e Livingston 6, Bogut 2, Thompson 18, Curry 24, Iguodala 9, Ezeli 8, Rush 4, Barbosa 5, Clark e Speights 8;
OKLAHOMA CITY THUNDER: Durant 33, Ibaka 14, Adams 8, Roberson e Waiters 13, Westbrook 30 (12 ass.), Kanter 10 (12 rimb.), Foye e Payne 4, Singler e Morrow 2.