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Golden State è uno spettacolo, Raptors battuti. Crollo Rockets a New Orleans, Suns senza problemi con i 76ers. I Lakers lottano ma cedono allo Staples contro i Grizzlies

22 punti per Ryan Anderson, top scorer dei Pelicans contro i Rockets (foto da: www.thebirdwrites.com)
22 punti per Ryan Anderson, top scorer dei Pelicans contro i Rockets (foto da: www.thebirdwrites.com)

HOUSTON ROCKETS @ NEW ORLEANS PELICANS 83-111 – Brutta caduta dei Rockets a New Orleans contro i Pelicans. Una sconfitta che sta tutta nei numeri: 39,8 % dal campo (contro il 53 degli avversari), 20,7 % da tre punti (contro il 46,7) 38 rimbalzi (contro 49).  Con un Anthony Davis, per una volta, a livelli terresti (appena 7 punti e 8 rimbalzi), ci pensano Evans (21 punti) e Anderson (21 punti, di cui 17 nel solo primo tempo) a scavare il solco che porta al 42-59 di metà gara. La spallata finale agli ospiti la da un terzo quarto da 18-30 di parziale complessivo che rende, di fatto, inutile gli ultimi 12 minuti di gioco. Vincono i Pelicans 111-83.

Houston Rockets: Ariza 2, Smith 8, Howard e Brewer 12, Harden 11, Beverley e Papanikolau 3, Motiejunas 10, Dorsey 4 (10 rimb.), Terry 7, Johnson 6, Canaan 5;

New Orleans Pelicans: Babbitt 8, Davis e Holiday 7, Asik 9 (11 rimb.), Evans 21, Cunningham 12, Anderson 22, Rivers e Ajinca 6, Fredette 10, Withey 2

PHILADELPHIA 76ERS @ PHOENIX SUNS 96-112 – Tutto facile, o quasi, per i Suns nel turno casalingo contro i 76ers. Dopo un primo quarto dal punteggio alto (29-34), nel secondo periodo i Sixers, grazie a un parziale di 9-0 firmato Wroten (top scorer a quota 28 punti, di cui 15 nei primi due quarti) e Carter-Williams, riescono a portarsi addirittura avanti di 2 all’intervallo lungo (59-57). La riscossa dei texani arriva al rientro dagli spogliatoi, con un parziale di 8-0 che riequilibra le forze in campo, nonostante un Tony Wroten che continua a fare fuoco e fiamme, dall’arco come in penetrazione. Alla lunga, però, la maggior qualità dei Suns emerge alla distanza e l’11-2 che apre il quarto conclusivo è la pietr tombale di ogni residuo sogno di gloria per Phila; 96-112 il finale dall’US Arways Center di Phoenix.

Philadelphia 76ers: Covington 10, Mbah a Moute 12, Noel e McDaniels 4, Carter-Williams 17, Wroten 28, Sims 16, Grant e Sampson 2, M. Thomas 1;

Phoenix Suns: Tucker 7, Markieff Morris 21, G. Dragic 10 (10 rimb.), Bledsoe 17, Plumlee 8, I. Thomas 12, Marcus Morris 9, Warren 4, Green 21, Z. Dragic 3

32 punti e 12 rimbalzi per il solito, spettacoloso, Steph Curry (foto da: www.goldenstateofmind.com)
32 punti e 12 rimbalzi per il solito, spettacoloso, Steph Curry (foto da: www.goldenstateofmind.com)

TORONTO RAPTORS @ GOLDEN STATE WARRIORS 105-126 – All’Oracle Arena va in scena il meglio che attualmente l’Nba (Raptors e Warriors sono in testa alle rispettive Conference) può offrire e lo spettacolo è fin da subito di primo livello con Steph Curry (32 con 12 assist) e Draymond Green (tripla doppia spettacolosa a quota 16 punti, 11 rimbalzi e 13 assist) a incendiare la platea in un primo quarto da 31-40 di parziale. Nel primo tempo la risposta degli ospiti è affidata al solito Lowry (17 punti su 22 totali) e a un Vasquez in buona serata (25 punti), ma Curry e Green sono letteralmente immarcabili e all’intervallo lungo i padroni di casa conducono di 5 (61-66). Il terzo è il quarto decisivo e i warriors aggrediscono il parquet con lucida ferocia, Speights (26 punti), Thompson e, ovviamente, il figlio di Dell sono i protagonisti del 23-31 che indirizza la partita. Nell’ultimo periodo, infatti, i Raptors non riescono a rientrare e la truppa di coach Kerr può agevolmente condurre in porto la ventiseiesima W stagionale.

Toronto Raptors: Fields, Patterson e Hansbrough 2, A. Johnson (10 rimb.) e Ross 12, Valanciunas 8, Lowry 22, Williams 20, Vasquez 25;

Golden State Warriors: Barnes 2, Green 16 (11 rimb., 13 ass.), Speights 26, hompson 20, Curry 32 (12 assist), Iguodala 3, Lee 12, Holiday 9, Livingtson 6

MEMPHIS GRIZZLIES @ LOS ANGELES LAKERS 109-106 – Vittoria di misura allo Staples Center per i memphis Grizzlies che, alla distanza riescono ad avere ragione dei Los Angeles Lakers che, nonostante le buone prove di Davis e Lin e un Kobe bBrynat che flirta con la tripla doppia (15 punti, 9 rimbalzi e 8 assist), sono costretti ad incassare la sconfitta stagionale numero 23. I losangelini cominciano bene e grazie a Davis (11 punti e 2 stoppate nel primo tempo) e Lin si portano a casa i primi di quarti, conducendo 52-47 all’intervallo lungo. Nel terzo periodo, però, arriva la reazione dei Grizzlies guidata da Marc Gasol (doppia doppia da 18 e 10 rimbalzi) e Beno Udrih, protagonisti del 33-25 di parziale. I gialloviola sono restii ad arrendersi e, negli ultimi 12 minuti di gioco, si rendono protagonisti di una rimonta fino al -1 (106-105) a 24 secondi dalla fine, resa possibile dalla seconda tripla di serata di Bryant. A questo punto, tuttavia, gli uomini di Scott lasciano passare troppo tempo prima di fermare il cronometro con un fallo, mandano Conley in lunetta con poco più di 12 secondi da giocare. L’1/2 dalla lunetta da ai padroni di casa la palla del pareggio, con Kobe che si butta dentro e scarica per Davis che subisce fallo e ottiene due liberi. L’1/2 è una condanna per i Lakers poiché nel successivo viaggio dalla linea della carità gli ospiti fanno 2/2 e il successivo buzzer beater di Bryant, con appena sei decimi di secondo sul cronometro, viene sputato dal secondo ferro. Vincono i Grizzlies 109-106.

Memphis Grizzlies: Allen 5, Leuer 6, Gasol 18 (10 rimb.), Lee 14, Conley 19, Ondexter 8, Koufos 9, Prince 18, Stokes 2, Udrih 16;

Los Angeles Lakers: Johnson 9, Davis e Lin 20, Hill 3, Bryant 15, Price e Kelly 2, Boozer e Young 14, Ellington 7

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone