Gli Spurs stoppano Harden, DeRozan ne mette 29 per battere i Magic, bene Indiana sui Pistons
San Antonio Spurs @ Houston Rockets 104 – 103
Scontro d’alta quota al Toyota Center, con gli Spurs che portano a casa una vittoria importantissima che smuove la classifica ad ovest: San Antonio balza in terza posizione e Houston scende alla sesta . I Rockets partiti bene con un parziale di 12 -0 nel primo quarto, con 8 punti di Trevor Ariza, e alla fine del quarto il punteggio recitava 30 – 23 per i padroni di casa, dopo un mini-parziale di 9-3 degli Spurs. Nel secondo quarto gli Spurs alzano l’intensità difensiva, forzando i Rockets a commettere ben 8 turnover, e ne approfittano per ridurre il distacco, che alla fine del quarto è di soli due punti. Nel terzo quarto i Rockets inizialmente riescono a mantenere un distacco due-tre punti, poi però Popovich ha un colpo di genio e chiama l”Hack-a-Smith”, ossia chiede alla squadra di commettere più falli possibile su Josh Smith, che stava avendo difficoltà a realizzare tiri liberi: piano riuscito, con Smith che alla fine realizzerà 9 dei 16 liberi tirati e con San Antonio che passa in vantaggio sul finire del terzo quarto con due triple di Mills. Ultimo quarto tiratissimo, i Rockets rimangono in partita nonostante continui l’Hack-a-Smith e gli Spurs riescano quindi a tenere la palla lontano da Harden, che realizza 5 punti negli ultimi minuti del match e che, causa un turnover di Ginobili, ha la palla in mano col punteggio sul 104-103 e sei secondi sul cronometro: prova quindi ad entrare e chiuderla con un terzo tempo ma Tim Duncan non gradisce e rispedisce al mittente il tentativo con una stoppata che vale quanto un buzzer beater, salvando il risultato per gli Spurs.
San Antonio Spurs
Duncan 29, Leonard 18, Mills 14, Baynes 13, Diaw 10, Ginobili 6, Belinelli 5, Ayres 4, Joseph 3, Parker 2
Houston Rockets
Smith 20, Ariza 19, Harden 16, Jones 14, Howard 12,Brewer 11, Terry 9, Prigioni 2
Indiana Pacers @Detroit Pistons 107-103
Al Palace of Auburn Hills va in scena una partita che, dal 2004 a questa parte, ha sempre un significato particolare, e nella quale i Pacers strappano una vittoria che li porta ad una sola gara da Nets e Celtics, che occupano gli ultimi due posti che garantiscono l’accesso ai playoff. A guidare i Pistons è ancora una volta Reggie Jackson, che mette a segno 12 dei 23 punti della squadra di casa nel primo quarto, concluso con un vantaggio di due sugli avversari. Nel secondo quarto sale però in cattedra Rodney Stuckey, che ha giocato sette stagioni a Detroit, e dimostra di avere il dente avvelenato realizzando dieci punti nel secondo quarto, che mettono i Pacers in condizione di mantenere il vantaggio fino all’intervallo, concluso sul 51-47. Nel terzo quarto entrambe le squadre non danno quartiere, e nonostante C.J. Miles e Stuckey segnino a ripetizione, Detroit riesce a tornare in vantaggio, guidata dai 15 punti combinati da Monroe e Drummond, salvo però essere riacciuffata alla fine del quarto da una tripla di George che fissa il punteggio sul 79-79. Ultima frazione di gioco combattutissima, con il vantaggio che passa da una squadra all’altra, ma è il solito Stuckey che decide di chiuderla con 6 punti che portano i Pacers dal -2 al +5. I Pistons non siarrendono, e con un minuto e mezzo sul cronometro iniziano a commettere falli intenzionali per giocarsi tutto: sul 103 a 99, con quaranta secondi sul cronometro, Caldwell-Pope subisce fallo sulla tripla e potrebbe riaprire tutto, ma mette a segno solo uno dei tre tiri liberi. George Hill realizza i due liberi successivi e Caldwell-Pope mette a segno una tripla per tentare di redimersi, ma Hill realizza anche i seguenti due liberi. Con undici secondi sul cronometro Meeks prova una tripla che manca il bersaglio, Lucas cattura il rimbalzo e ne prova un’altra che si stampa sul ferro e Drummond insiste a rimbalzo tentando il tap-in, ma il pallone sembra aver già deciso i vincitori, e i Pacers riescono a portarla a casa.
Indiana Pacers
Stuckey 24, Miles 24, G.Hill 13, George 10, Hibbert 10, West 10, Scola 8, Mahinmi 6, S.Hill 2
Detroit Pistons
Jackson 21, Monroe 17, Caldwell – Pope 16, Meeks 15, Drummond 11, Butler 8, Lucas III 7, Tolliver 6, Prince 2
Toronto Raptors @Orlando Magic 101-99
Sono 3 anni che i Magic non riescono a battere i Raptors, e anche questa volta non ci sono riusciti. Raptors che si portano subito avanti nel primo quarto con 6 punti consecutivi di DeRozan e due triple di Patterson e Ross, mentre i padroni di casa faticano ad ingranare, e alla fine del primo quarto i Raptors hanno già un vantaggio in doppia cifra sugli avversari. I Magic accorciano le distanze con una serie di triple all’inzio del secondo quarto, e fanno sentire il fiato sul collo ai Raptors, ancora guidati offensivamente da DeRozan, e capitalizzando su ogni minimo errore riescono a passare in vantaggio negli ultimi minuti prima dell’intervallo, che si conclude sul 51-49. I Raptors tornano subito in carreggiata con un paio di triple di Lowry e DeRozan, ma i Magic tengono botta facendo girare bene la palla in attacco, e il terzo quarto si conclude con le squadre sul 76 pari. Ultimo quarto estremamente combattuto, con i Magic che continuano a dividersi le responsabilità offensivamente e i Raptors trascinati ancora da DeRozan, ma è Lou Williams a decidere il match, con 8 punti nel quarto e la tripladecisiva con 5 secondi sul cronometro, in risposta a quella di Victor Oladipo che aveva portato i padroni di casa avanti di un punto.
Toronto Raptors
DeRozan 29, Hansbrough 16, Williams 13, Lowry 10, Vasquez 9, Valanciunas 8, Ross 7, Patterson 7, Hayes 2
Orlando Magic
Oladipo 19, Fournier 18, Harris 16, Vucevic 16, Gordon 13, Payton 6, Green 5, Nicholson, Dedmon 2