Gli Spurs in coro: "C'era il fallo, ma l'abbiamo persa noi". Popovich: "Inutile parlarne ora"
Un finale concitato, con una chiamata arbitrale che avrebbe potuto forse cambiare le carte in tavola ed evitare ai San Antonio Spurs la sconfitta. Ma sconfitta è stata e i ragazzi di Popovich battuti di un punto ora devono rimboccarsi le maniche. La serie che ora si sposta nell’Oklahoma è sull’1-1, un risultato insperato per KD e i suoi dopo quanto visto nel primo episodio qualche giorno fa.
“Abbiamo giocato male, le percentuali non ci premiamo” – esordisce Popovich nel dopo-gara – “Aldridge? Si, la sua è stata una buona partita. Qualcosa è evidentemente successo sull’ultima rimessa. Non serve a nulla quello che si dirà ora, ormai la gara è finita da un pezzo”.
Anche Ginobili, protagonista diretto con Waiters dell’episodio incriminato, non riesce a non dare le colpe alla propria squadra piuttosto che alla direzione arbitrale: “Non so che tipo di violazione sia, ma mi pare evidente che qualcosa sia successo. In ogni caso, non credo sia stata quella la giocata decisiva per la nostra sconfitta: abbiamo rubato palla, abbiamo avuto l’ultimo tiro, l’abbiamo fallito ed abbiamo anche preso il rimbalzo offensivo, ma non è valso a nulla. Non so cosa potesse essere quella chiamata, ma ormai è finita, parlarne serve a poco”.
Poco contento è anche LaMarcus Aldridge, l’unico Spurs che potrebbe sorridere visti i 41 punti messi a segno nella notte. “È una sensazione orribile, ci abbiamo provato fino alla fine, ma è valso a poco. Proviamo sempre a giocare per vincere, perdere ci può stare, ma perdere così fa davvero male”.