Gli Spurs fermano i Clippers, bene Lakers e Bucks, Phila espugna New York
Ben tredici partite e tanto spettacolo nella notte NBA, fra cui spiccava sicuramente il secondo ritorno a San Antonio da ex di Kawhi Leonard in maglia Clippers. L’MVP delle ultime Finals è costretto questa volta ad arrendersi di fronte al proprio ex pubblico 107-97 con gli Spurs bravi a rompere l’equilibrio della sfida grazie ad un terzo quarto da 29-18 che taglia le gambe ai californiani e difatti spiana la strada nell’ultima frazione ai nero argento, che si prendono la partita affidandosi alla fisicità di Aldridge ed all’atletismo di DeRozan. Crollano ancora una volta nel finale i New Orleans Pelicans che vengono sconfitti di misura ad Oklahoma City solo a causa di un 6-0 di parziale negli ultimi 60” di gioco: Gallinari (17 pt) e compagni sono più freddi nel finale e cancellano così l’ottima prova corale dei Pelicans che mandano sette uomini in doppia cifra ma che allo stesso tempo sono costretti ad arrendersi nel momento decisivo del match. Non si arresta la corsa di Lakers e Bucks che superano rispettivamente Wizards (125-103) e Cavaliers (110-119): LeBron e compagni centrano il decimo successo consecutivo imponendosi sulla franchigia della capitale mai realmente in partita e con l’inerzia a proprio favore, i 26 di Davis ed i 23 di James fanno poi il resto regalando l’ennesimo sorriso stagionale ai gialloviola. Discorso simile anche per i Bucks che, come i già citati Lakers, ottengono la decima W consecutiva senza troppi patemi e soffrendo praticamente solo nel finale quando i Cavs tentano l’ultimo disperato tentativo di rientro, i 33 punti di Antetokounmpo e la maggiore precisione di Milwaukee chiudono la sfida e regalano agli ospiti la soddisfazione del miglior record complessivo in stagione a questo punto negli ultimi 34 anni. Vincono a domicilio grazie a due ultimi quarti importanti sia i Dallas Mavericks (113-120 a Phoenix, 42 per Doncic) che i Toronto Raptors (83-90 ad Orlando, 33 per Powell) mentre fatica più del dovuto ad imporsi in trasferta Philadelphia, costretta agli straordinari al Madison Square Garden per avere la meglio sui Knicks. Il maggior tasso tecnico dei Sixers però e soprattutto i 27 con 17 rimbalzi di un dominante Embiid fermano New York nel momento decisivo della gara e permettono a Phila di allungare sul definitivo 95-101 finale con tanta sofferenza ma allo stesso tempo con estrema lucidità e freddezza. Terza vittoria consecutiva dopo i quattro stop di fila iniziali per Carmelo Anthony in maglia Blazers: Portland guidata da Melo e dai 48 in due di Lillard e McCollum batte 107-103 dei Bulls mai domi, tra le cui fila è come al solito LaVine ad emergere con 28 punti a referto senza però avere alle proprie spalle adeguati sparring partners che lo aiutino a ribaltare le sorti della gara nel momento decisivo dell’ultima frazione. Vincono infine i Miami Heat, che regolano i Warriors 122-105 con 20 di Dragic, gli Utah Jazz, che espugnano nel finale Memphis 94-103 con un significativo parziale di 35-18 nei 12′ finali, e gli Charlotte Hornets, che vincono a Detroit 107-110 nonostante i 23 di un ritrovato Derrick Rose.