Gli altri match del MLK Day: Phila fa tornare il Barba sulla Terra, Klay distrugge L.A. Vittorie per Pelicans e Blazers
Ancora 5 le partite del MLK Day da analizzare, dopo le buone vittorie di Milwaukee e OKC su tutte.
Boston la vince nella ripresa contro Miami che è stata in partita per tutto il primo tempo. Poco basta alla squadra di Irving per infliggere un parziale da 37-18 agli Heat tirando con il 72,7 % dal campo. Irving distrugge poi nell’ultimo quarto le speranze di rimonta Heat andando per 3 volte consecutive nel cuore dell’area e sfiorando la tripla doppia con punti, assist e steals ( 20+10+8). Ottime prove anche per Tatum e Morris. Al fortino TD Garden è quasi impossibile passare e soprattutto nona vittoria consecutiva per la squadra di Brad Stevens. Vince Boston 107-99.
I Portland Trail Blazers, terza forza ad Ovest, fanno visita agli Utah Jazz, cliente forse tra i più difficili da affrontare al momento nell’intera lega. Gli ospiti vincono alla fine la contesa, dimostrandosi ancora una volta tra le teste di serie della Western Conference trascinati da un Nurkic spaziale (22 punti, 9 rimbalzi, 7 assist) e il solito Lillard coadiuvato da un discreto McCollum. Utah prova nel finale a riportare la partita punto a punto: Mitchell con i suoi 36 punti ci prova. ma Utah riesce a toccare soltanto il -4. Gobert partecipa al tentativo di rimonta con la solita doppia doppia ma non basta. Portland vince 109-104.
Memphis capitola malamente contro una grandissima prestazione di squadra di New Orleans che senza the “Brow” Anthony Davis, trova la vittoria in trasferta. I Grizzlies durano soltanto un quarto (28-21 in vantaggio) poi si scatena la furia offensiva degli ospiti: il 61-40 dei due quarti centrali non lascia scampo a Memphis che deve alzare ben presto bandiera bianca. Non servono i 42 punti totali di Gasol e Conley, New Orleans risponde con ben 4 giocatori oltre i venti punti (Okafor, Randle, Mirotic ed Holiday) e centra un successo importante senza la loro stella. Memphis cade 85-105.
Il Barba ci riprova con un’altra prestazione delle sue nella notte contro Phila ma i Sixers con una grandissima prova distruggono senza troppe storie i Rockets che trovano in Harden l’unica vera bocca da fuoco funzionante. 37 punti del n.13 in soli tre quarti di gioco ( D’Antoni lo risparmia nell’ultimo quarto visto il largo svantaggio) che non servono davanti alla prestazione rotonda e convincente di Embiid (32 +14). Il lungo dei Sixers nel finale del primo tempo rifila una stoppata spettacolare al Barba chiudendo il primo tempo sul 65-50, ma è il terzo quarto quello decisivo in cui Phila dilaga. 29-13 il parziale del terzo quarto, partita praticamente finita quando si arriva al massimo vantaggio per i padroni di casa sul 94-63. Le buone prove del nuovo arrivato Faried e di Gerald Green sono inutili, Houston cade in casa di Philadelphia 121-93.
Un Klay Thompson fenomenale dall’arco contribuisce alla vittoria dei Warriors sui Lakers ( senza James e Lonzo Ball), battuti largamente dalla squadra di Steve Kerr. Il tiratore della Baia mette a segno 23 punti nella terza frazione, 3 punti in più di tutti i Lakers praticamente fermi al palo. Prestazione da 44 punti per il n.11 di Golden State con uno strabiliante 10/11 dalla lunga distanza. Tutta la panchina dei Warriors partecipa alla larga vittoria su LA, anche se il dato più clamoroso sono i 41 assist sulle 50 conclusioni andate a bersaglio durante tutto il match: 12 dei 41 assist della partita sono messi a referto da Durant che aggiunge 20 punti alla sua prestazione. Inutili le buone prove di Kuzma, Ingram e Zubac. Ai Lakers manca il re, la sua assenza comincia a pesare e non poco. Golden State passeggia sui Lakers 130-11
I risultati della notte:
Philadelphia – Houston 121-93
Utah – Portland 104 -109
Los Angeles Lakers – Golden State 111-130
Boston – Miami 107-99
Memphis – New Orleans 85-105
Atlanta – Orlando 103-122
Washington – Detroit 101-87
Milwaukee – Dallas 116-106
Cleveland – Chicago 88-104
New York – Oklahoma 109 -127
Brooklyn – Sacramento 123-94