George Karl su Carmelo Anthony: "E' un manipolatore"
E’ in uscita a gennaio il libro di George Karl, allenatore ex Bucks, Nuggets e Kings con all’attivo 1175 vittorie in regular season da head-coach, libro intitolato “Furious George” e che sembra destinato a far discutere. Secondo quanto riportato da Marc Berman del New York Post, che ha ottenuto una copia del libro in anticipo, Karl sembra non aver riservato bellissime parole nei confronti della sua ultima squadra, i Kings e soprattutto nei confronti di uno dei migliori giocatori che ha allenato, Carmelo Anthony. Il rapporto tra i due, infatti, nei sei anni trascorsi insieme a Denver, non sarebbe stato così semplice, come riportato da Karl nel suo libro. Ecco alcuni estratti: “Carmelo è sempre stato un enigma per me nei sei anno in cui l’ho allenato. E’ il miglior attaccante che io abbia mai allenato, ma è anche un manipolatore, assuefatto al proprio status di superstar e di uomo di spettacolo. Gli piaceva stare sotto i riflettori e non era felice quando doveva condividere le luci della ribalta.” Parole non al miele quelle di Karl, che ha parlato anche della sua attitudine difensiva e leadership: “In difesa non si è mai impegnato: non ha il fuoco sacro richiesto per fare il lavoro sporco, per dare il massimo contro gli avversari. Io credo, e penso che sia una cosa condivisa da ogni allenatore NBA, che il migliore giocatore di una squadra debba esserne anche il leader. Ma questo con Carmelo non era possibile, perché lui da subito ha fatto capire a tutti non volersi prendere responsabilità, di non poter essere un trascinatore. Buona parte del lavoro che facevo su di lui, in quanto allenatore, era puramente motivazionale, cercando di spronarlo a metterci l’anima. L’incredibile talento offensivo di Melo lo ha reso una star, ma non un vincente. Ho cercato di farglielo capire più volte, ma lui non ha mai preso bene questo genere di considerazioni. Tutti quei soldi e la mancanza di un padre, morto di cancro quando Anthony era piccolo, lo hanno portato fuori strada: non ha mai avuto nessuno che gli insegnasse come si comporta un uomo.”
Bisognerà aspettare gennaio per l’uscita di “Furious George”, ma le parole di Karl sembrano proprio destinate a far rumore in tutta la NBA, soprattutto a New York. Come l’avrà presa Melo? Si aspetta la sua replica, di certo non è uno che le manda a dire.