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Gasol trascina Chicago. Kobe ne mette 39, ma i Lakers crollano ancora con Phoenix. Altra sconfitta per OKC

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MAGIC @ BULLS 90-98 – Nonostante le contemporanee assenze dei perni della squadra Derrick Rose e Joakim Noah, i Chicago Bulls si impongono su Orlando tra le mura amiche dello United Center.
Partenza ottima degli ospiti, con Vucevic e Fournier che danno molto fastidio ai difensori di casa, che chiudono davanti al termine del primo quarto per 28-24, ma Chicago trova subito la forza per reagire e lo fa attraverso le mani e la testa di Jimmy Butler e Pau Gasol: 37 punti insieme, con lo spagnolo determinante per la vittoria finale forse per la prima volta in RS.
Anche nella seconda parte del match Chicago tiene in mano la partita. La vittoria dei padroni di casa sta tutta nelle ottime prestazioni in uscita dalla panchina: McDermott ne mette 12, Brooks (una stoppata pazzesca su Vucevic nel terzo quarto) 13, e anche Mirotic incanta il palazzo con giocate di ottima qualità e 8 punti finali.
La difesa dei tori sale d’intensità in un ultimo quarto che si conclude a loro favore per 29-21.
Per i Bulls è la terza W stagionale a fronte di una sola sconfitta.

ORLANDO – Harris 21, Frye 9, Vucevic 19 e 13 reb, Fournier 13, Payton 9, Ridnour 4, A. Gordon 6, Dedmon 3, B. Gordon 3.
CHICAGO – Dunleavy 3, Gasol 16 e 13 reb, Gibson 16, Butler 21, Hinrich 5, Brooks 13, McDermott 12, Snell 4, Mirotic 8.

THUNDER @ RAPTORS 88-100 – Ancora una sconfitta per i Thunder di Oklahoma, che stavolta crollano a Toronto in una delle partite più emozionanti della notte.
Le assenze di Westbrook e Durant sono difficili da digerire, anche se in campo ci torna Reggie Jackson, che ne mette 13 in oltre 41 minuti.
OKC parte benissimo con la forza dei nervi nel primo quarto, sorprendendo la difesa di casa e portandosi avanti per 30-23, ma Toronto ci mette poco a riorganizzarsi e a rimettersi in partita prima dell’intervallo.
Al rientro in campo Toronto tiene in mano il match ma non preme sull’acceleratore, cosa che puntualmente avviene nell’ultima frazione: decisive, come sempre, le prove di DeRozan e della panchina dei Raptors, che conta i 10 di Vasquez, i 12 di Hansbrough e Williams, punti fondamentali nella corsa alla W finale.

OKLAHOMA – Jones 4, Ibaka 25 e 11 reb, Adams 10, Thomas 14, Jackson 13, Collison 11, Telfair 11.
TORONTO – Ross 4, Patterson 14, Valanciunas 6, DeRozan 16, Lowry 9, Johnson 8, Hansbrough 12, Williams 12, Vasquez 10, Stiemsma 4.

BUCKS @ PACERS 87-81 – Con una gran bella prova di gruppo, i Milwaukee Bucks si impongono a domicilio alla Bankers Fieldhouse di Indianapolis, sorprendendo i padroni di casa dei Pacers.
Partita equilibrata in avvio, con la difesa dei padroni di casa che riesce a contenere nei primi minuti l’offensiva esplosività degli ospiti.
I Bucks chiudono avanti di 3 nel primo quarto, di 2 nel secondo e all’intervallo lungo arrivano col naso avanti.
Buone le prove di Parker e soprattutto Brendon Knight, che chiuderà con 23 punti.
A fare la differenza nella seconda parte dell’incontro è la profondità di Milwaukee rispetto ai padroni di casa.
OJ Mayo guida la riscossa dalla panchina, buona anche la partita del greco Giannis Antetokounmpo, autore di 11 punti in 17 minuti uscendo dalla panca.
A Indiana non bastano i 16 di Hibbert e i 19 di Copeland per recuperare il match e i Bucks rimettono in parità il loro record siglando il 2-2 che vale il sesto posto momentaneo nella Conference.

MILWAUKEE – Parker 10, Ilyasova 5, Dudley 2, Knight 23, Sanders 10 reb, Antetokounmpo 11, Mayo 9, Middleton 8, Pachulia 9, Bayless 10.
INDIANA – Hill 12, Scola 2, Hibbert 16, Sloan 5, Allen 8 e 12 reb., Copeland 19, Stuckey 9, Mahinmi 6, Rudez 4.

SUNS @ LAKERS 112-106 – I Suns e i Lakers si incontrano per la seconda volta in questo breve avvio di stagione, e per la seconda volta ad avere la meglio è la squadra di Goran Dragic.
Nel derby californiano a nulla valgono i fenomenali 39 di Kobe Bryant, solo tra gli ultimi, perché i Lakers incassano la quinta sconfitta di fila, a fronte di ancora nessuna vittoria.
Partenza equilibrata, ma i padroni di casa perderanno le distanze già nel secondo quarto, all’ingresso in campo delle second unit: Phoenix ringrazia i 50 punti complessivi che escono dalla sua panchina, soprattutto grazie al solito Thomas (22) e Green (26).
LA proverà la rimonta al rientro dall’intervallo lungo ma il risalire la china si fermerà amaramente sul -4 perché nell’ultima frazione di gioco i Suns mettono in ghiaccio la partita aggiudicandosela.
I due Morris ne mettono 35, Dragic ne fa 16 e tiene in mano il match nei minuti finali. Nulla da fare per i Lakers, in fondo alla classifica della Western Conference come mai prima.

PHOENIX – M. Morris 12, M. Morris 23 e 10 reb, Plumlee 2, Dragic 16, Bledsoe 6, Thomas 22, LEn 2, Tucker 3, Green 26.
LOS ANGELES – Johnson 4, Boozer 13,  Hill 15 e 15 reb, Bryant 39, Lin 18, Davis 4, Price 3, Ellington 8, Kelly 2.

 

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone