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GARA 5 - Houston Rockets@San Antonio Spurs 107-110 OT: gara infuocata, Green porta i suoi sul 3-2

Una partita incredibile, forse una delle migliori dall’inizio di questi Playoffs 2017. Spurs e Rockets si affrontano ancora a viso apertissimo, un derby è sempre un derby e nessuno sembra dimenticarsene. Assenze da una parte e dall’altra: se Popovich deve fare a meno di Parker, dall’altra parte D’Antoni rinuncia forzatamente a Nené, entrambi fermati da problemi fisici.

La partenza, in ogni caso, è da urlo: ritmi altissimi da una parte e dall’altra, la gara è inaugurata subito da due triple e sono i padroni di casa di San Antonio a mettere il naso avanti dal primo possesso. In avvio sembra un faccia a faccia: da una parte Mills, partenza lanciata con 8 punti, dall’altra il solito Harden, che ne mette 9 in fila per tenere i suoi al passo. Gli Spurs chiudono davanti il primo quarto sul 32-29, poi subiscono la rimonta di Houston: il primo vantaggio arriva sul 42-41 con la tripla di Anderson e per un po’ i Rockets riusciranno a tenere dietro i neroargento. Comincia, però, anche la serata di Manu Ginobili: l’argentino chiuderà con 12 punti, i primi due grazie ad una schiacciata che fa saltare dai sediolini il pubblico dell’AT&T Center.

Prove di fuga per Houston ad inizio terzo quarto: la squadra di D’Antoni prova a mettere una marcia più alta e a lasciarsi dietro gli avversari, convinti di averne di più dal punto di vista fisico. Non è così: i Rockets scappano fino al +9 sul 72-63 con la tripla di Williams, ma gli Spurs non si lasciano andare e costruiscono un miniparziale importante, chiuso col buzzer di Green prima dell’ultimo intervallo che vale il controsorpasso sull’86-85.
La tripla di Ginobili in apertura di ultima frazione sembra poter ancora una volta spostare gli equilibri, ma i Rockets tengono botta. A 2′ e mezzo dalla fine trovano il nuovo vantaggio largo con la tripla di Gordon (99-94), ma Mills e Aldridge riportano la situazione sul 99 pari e poi fino alla parità decisiva: 101-101.
Sarà lo stesso Mills a provare il buzzer finale, ma la sua tripla lascia le mani dopo l’arrivo della sirena. Tutto da rifare: overtime.

Partono meglio i padroni di casa, pur senza Leonard che deve rinunciare alla gara per un problema al ginocchio ora da valutare, ma il supplementare è un gioco di nervi: prima la tripla di Green (106-104), poi il sorpasso Houston con quella di Anderson (107-106). Nel finale diventa decisivo proprio il prodotto di North Carolina: Green mette insieme un gioco da 3 punti, poi il libero finale che porta San Antonio sul 110-107. L’ultimo possesso è per Harden che prova la tripla pronta a valere il secondo overtime, ma Ginobili gli impedisce il tiro e fa esultare l’arena.
Gli Spurs non muoiono mai. Anche stanotte è così. Come non muore la serie: neroargento di nuovo avanti sul 3-2, tra due notti di nuovo a Houston per Gara 6. Ma la sensazione è che si possa arrivare fino all’ultimo episodio.

 

HOUSTON – Gordon 11, Harden 33 (10 reb), Beverley 20, Ariza 9, Capela 9, Anderson 19, Williams 6.

SAN ANTONIO – Mills 20, Aldridge 18 (14 reb), Green 16, Leonard 22 (15 reb), Gasol 4, Ginobili 12, Simmons 12, Lee 6.

 

 

 

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone