Gara 3 - Cavs@Bulls 96-99 - Rose sulla sirena fa impazzire Chicago. Bulls avanti 2-1 nella serie
Dopo due avvincenti ed emozionanti – oltre che equilibrati – episodi, la serie tra Bulls e Cavaliers si sposta allo United Center, lasciando almeno per le prossime due partite l’Ohio.
È la sera di Jimmy Butler, premiato prima della gara con il MIP, come giocatore più migliorato della Lega in questa stagione; e il ragazzo di Chicago risponderà presente con un’altra ottima prestazione da 20 punti e 8 rimbalzi.
Che la gara possa essere sfortunata per gli ospiti lo si capisce al primo affondo: Kyrie Irving attacca l’area, ma nel farlo il ginocchio ha un movimento irregolare e mette tanta paura al play, ai tifosi Cavs e agli addetti ai lavori.
Cleveland parte comunque con un’ottima marcia: la difesa dei Cavs è subito attenta nel primo quarto, LeBron sembra essere in serata (chiuderà con 27 punti) e i suoi provano a prendere il largo sin da subito. Il primo quarto si chiude sul 24-18 per Cleveland, ma nel secondo ecco arrivare la pronta risposta dei padroni di casa: con il canestro di Dunleavy ad un minuto dall’intervallo lungo, i Bulls trovano anche il pareggio, salvo poi finire sotto di 2 alla prima sirena importante.
Che sarà un secondo tempo del tutto diverso si è già capito dal finale della seconda frazione: la stoppata di Noah sul tentativo di schiacciata di LeBron galvanizza l’ambiente e i ragazzi di Thibodeau che, trascinati da Rose, ripartono subito all’attacco nel terzo quarto. La difesa dei Bulls sale d’intensità, e il 23 ospite cade nella trappola proprio di Noah quando a metà del quarto si prende il fallo tecnico che condizionerà la sua gara. Chicago riesce piano piano a risalire la china, ritrovando il pari a 4′ dal termine e poi il vantaggio ad una manciata di secondi dall’ultimo intervallo con la tripla perfetta di un Dunleavy che chiuderà con 3/7 da tre e 16 punti complessivi. Lo United Center è in delirio, con un D-Rose (30) che veste i panni dell’eroe solitario e comincia a castigare la difesa di Cleveland. Pur senza Gasol – botta al ginocchio a metà terzo quarto – i Bulls accerchiano l’avversario e tengono sempre il naso davanti. Alla tripla di Butler sul finire del match, risponde quella di JR Smith, che vale il pari; è una gara bellissima ed equilibratissima sul finale, decisa solo sulla sirena finale da un buzzer beater pazzesco del numero 1 di Chicago, che da otto metri la mette dentro e fa impazzire la Windy City.
Finale amaro, dunque, per Cleveland; con la vittoria di stanotte, Chicago si riporta in vantaggio nella serie sul 2-1, un risultato insperato se si pensa a poche settimane fa.
La controprova sulle reali possibilità di entrambe le franchigie arriverà in Gara 4: domenica non prendete appuntamenti, dunque, lo spettacolo deve ancora arrivare.
CHICAGO – Dunleavy 16, Gasol 6, Noah 4 e 11 reb, Butler 20, Rose 30, Gibson 9, Brooks 2, Hinrich, Mirotic 12, Snell.
CLEVELAND – LeBron 27, , Thompson 10 e 13 reb, Mozgov 8, Shumpert 8, Irving 11, Smith 14, Dellavedova 10, Jones 8.