Daniel 'Boobie' Gibson shock: "La musica mi ha salvato dal suicidio"
Daniel Gibson, più noto in Ohio con il soprannome di Boobie, è stato intervistato da DIME Magazine nei giorni scorsi e ciò che ne è emerso è a dir poco scioccante. L’ex point guard dei Cavaliers, nella lunga chiacchierata con Oliver Maroney, ha raccontato i suoi ultimi anni di vita, piuttosto travagliati e pieni di problemi. Il mix fatale di problemi legati al divorzio con sua moglie, alla depressione, a costanti attacchi d’ansia e alla morte della nonna hanno fatto pensare al peggio. “Sono stati degli eventi che si sono susseguiti in maniera frenetica“, spiega l’ex giocatore NBA al giornalista. “Mentalmente non avevo più la capacità di lavorare, di giocare a basket. Soffrivo di una profonda forma di depressione e ansia. Onestamente ho sempre reputato il basket come il mio santuario ma non riuscivo a pensare più a nulla. Sono arrivato ad un punto dove vivere non era più quello che volevo” ha spiegato Boobie, ammettendo di aver pensato anche al suicidio.
Tuttavia, Gibson è riuscito a venirne a capo cimentandosi nella composizione musicale. Scrivere musica è l’espressione creativa che, in pratica, gli ha salvato la vita. “Ho appena iniziato a scrivere, e qualcuno vicino a me aveva iniziato a leggere un po ‘del mio lavoro” spiega Gibson. “Mi hanno invogliato a continuare ed è quello che sto facendo. Finalmente ho trovato un modo per esprimermi, per far sfogo ai miei sentimenti e la musica mi ha davvero salvato. Non mi ci vedevo dietro ad un microfono e allora ho iniziato a scrivere e scrivendo su ciò che avevo passato ho combattuto la mia depressione. Scrivo su ciò che voglio sentire, scrivo su ciò che voglio realizzare e tutto sta andando meglio ora. Questa scoperta, insieme a mio figlio, sono le cose che mi hanno fondamentalmente salvato la vita” conclude il playmaker ex Cavaliers.