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Evans regala il colpaccio ai Pelicans a Toronto! Massacro Magic contro dei perfetti Thunder, OK Spurs

Great W per i Pelicans, anche senza Holiday e Davis! (raptorsrapture.com)
Great W per i Pelicans, anche senza Holiday e Davis! (raptorsrapture.com)

NEW ORLEANS PELICAN @ TORONTO RAPTORS 95-93: all’Air Canada Center di Toronto arrivano i Pelicans, ancora privi di Anthony Davis, tenuto a riposo per la seconda partita di fila per via di un problema fisico. Dall’altra parte ritrova il quintetto titolare Toronto con DeMar DeRozan a pieno regime. L’inizio di gara è, però, traumatico per i padroni di casa che non riescono letteralmente a trovare il bandolo della matassa: tante palle perse, airball, poca lucidità e soprattutto percentuali pessime. Sono 14 i punti alla fine del primo quarto, con uno svantaggio da recuperare di 7 lunghezze, visti i 21 punti dei Pelicans. Il secondo periodo continua sulla falsa riga del primo, con i Raptors che fanno fatica a trovare canestri comodi, mentre in difesa lasciano troppo spazio alle penetrazioni di Evans e Gordon. Con il 36% dal campo e con uno svantaggio che diventa di 14 punti, Toronto guadagna la via degli spogliatoi. Coach Casey deve aver alzato la voce, perché dopo l’intervallo scendono in campo dei Raptors indemoniati, capaci di ribaltare l’inerzia e il punteggio: un parziale di 35-14 infiamma l’Air Canada Center per una rimonta che nessuno si aspettava dopo i primi 24 minuti. Nonostante il contraccolpo psicologico, i Pelicans restano in gara anche grazie ad un protagonista che non ti aspetti: autore di 22 punti e 6 rimbalzi, Ajinca si candida per un posto di MVP di serata! Fa praticamente il vuoto a ribalzo e domina sotto i tabelloni. La situazione torna dalla parte dei  Pelicans con un deciso controparziale, spazzando via un +7 figlio della grande rimonta. Si va verso la stretch run in situazione di equilibrio totale e a 10’’ dalla fine Evans ha la palla per vincere la partita: si isola in punta, non vuole nessun blocco, ha davanti Vasquez, finta di andare a sinistra, sceglie la destra, batte l’uomo, si ritrova con 6 braccia davanti, alza la parabola, trova l’aiuto del tabellone e a 1.6 secondi dalla fine realizza un incredibile layup che darà la vittoria ai Pelicans! 95-93 il finale, MVP è ancora il più clutch di New Orleans: Tyreke Evans!

NEW ORLEANS PELICANS (20-20): Cunningham 2, Anderson 9, Asik 11, Gordon 14, Evans 26, Pondexter 2, Ajinca 22, Wolters 2, Fredette 7.

TORONTO RAPTORS (26-14): Ross, Johnson 14 + 10 RT, Valanciunas 6, DeRozan 22, Lowry 8, Williams 17, Hansbrough, Patterson 10, Vasquez 16, Johnson.

 

Vittoria più che convincente per OKC che ora è 20-20! (nba.com)
Vittoria più che convincente per OKC che ora è 20-20! (nba.com)

OKLAHOMA CITY THUNDER @ ORLANDO MAGIC 127 – 99: se nella vostra vita avete mai pensato ad una partita perfetta, immaginate che essa sia molto molto simile a quella giocata stanotte dai Thunder di Durant e Westbrook sul parquet dell’Amway Center di Orlando, Florida. Una partita che non ha mai avuto storia, sempre a senso unico, grazie soprattutto ad un primo tempo illegale da parte degli ospiti. Riassumendo con la fredda potenza dei numeri: il primo quarto si chiude col punteggio di 37 (!) – 20, con percentuali imbarazzanti, pari al 69.5% dal campo (16/23); il secondo quarto si chiude sul 42 (!!) – 25, aumentando le percentuali e tirando 27/30 da 2 e, quindi, totalizzando la bellezza di 79 (!!!) punti nel solo primo tempo. L’incredibile punteggio di 79-45 di metà gara potrebbe anche far finire lì la sfida tra le due franchigie che, però, continuano a giocarsela palesemente NON ad armi pari. Durant e Westbrook nel secondo tempo dimostrano quanto siano atleticamente dotati con schiacciate, alley-oop e le solite giocate di potenza del folletto da UCLA. L’apporto viene da tutti i giocatori dei Thunder: dal duo sopra citato, a Ibaka, passando per Jackson e Waiters, fino ad arrivare a Roberson e Perkins, tutti in doppia cifra. Per Orlando Payton (19), Oladipo (23) e Vucevic (16) sono le uniche note positive. Il massacro di Orlando si conclude con un emblematico 127-99.

OKLAHOMA CITY THUNDER (20-20): Durant 21 + 11 RT, Ibaka 16, Adams 5, Roberson 10, Westbrook 17, Morrow 2, Waiters 16, Perkins 11, Jackson 13, Collison 6, Lamb 8, Jones 2, Smith.

ORLANDO MAGIC (15- 29): Marble 3, Frye 9, Vucevic 16, Oladipo 23, Payton 19, Gordon, O’Quinn 4, Ridnour, Gordon 8, Fournier 8, Harkless 2, Dedmon 2, Green 5.

 

UTAH JAZZ @ SAN ANTONIO SPURS 69 – 89: non una partita dominata nello stesso modo di quella descritta in precedenza, ma per un certo qual senso molto simile per unidirezionalità del gioco e, alla fine, anche del risultato. Gli Utah Jazz affrontano i San Antonio Spurs nella loro serata peggiore, dove letteralmente parlando non gli entra niente! Bassissime le percentuali al tiro per gli uomini di Snyder mentre neanche difensivamente la partita ha uno sviluppo positivo. La mancanza di punti di riferimento degli Spurs scardina la difesa dei Jazz, creando un letale sovrannumero sul lato debole. Sebbene nemmeno gli Spurs siano del tutto in serata, la vittoria arriva davvero agevolmente, con i “visitors” che fanno registrare il loro punteggio più basso in stagione (appena 69 punti realizzati). Continua intanto la crescita fisica per Kawhi Leonard che anche stanotte ha messo a segna una buona prestazione. Sono 5 i giocatori in doppia cifra per gli Spurs, con il miglior realizzatore a 14 punti (Splitter). Partita senza mai storia e senza mai picchi elevati di spettacolo. Da segnalare i 18 rimbalzi di Rudy Gobert, career high per il francese.

UTAH JAZZ (14-27): Hayward 10, Favors 9, Kanter 4 (13 reb), Ingles 3, Burke 8, Gobert 13 (18 reb), Hood 5, Exum 2, Booker 4, Millsap 7, Evans 4, Novak.
SAN ANTONIO SPURS (26-16): Leonard 12, Duncan 11, Splitter 14, Green 13, Parker 4, Mills 8, Diaw 5, Ginobili 6, Baynes 12 + 11 RT, Bonner, Joseph 4, Ayres, Green.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone