Embiid critico sulla bolla di Orlando: "Non penso sia una buona idea. Non ho fiducia nell'organizzazione"
Le 22 franchigie che prenderanno parte al restart della regular season NBA hanno cominciato il trasferimento ad Orlando, Florida. Alcune squadre già sono arrivate presso l’ESPN Wide World of Sports Complex, contenuto all’interno del Walt Disney World Resort; altre lo faranno in queste ore. Formalmente, gli Orlando Magic sono stati la prima squadra a riassaporare il parquet, per il primo allenamento.
In queste ore (così come nelle scorse settimane) si sprecano i commenti di giocatori ed addetti ai lavori sull’apparato di sicurezza preparato dalla NBA, la famosa ‘Bolla di Orlando’, per proteggere tutti dal rischio di contagio da COVID-19, soprattutto in uno stato, la Florida, tra i più colpiti negli ultimi giorni.
Le opinioni sono bene o male contrastanti, ma a spiccare sono le perplessità di Joel Embiid. “Non penso sinceramente che questa sia una buona idea (riferendosi alla Bolla, ndr)” – spiega ad ESPN la stella dei Sixers – “Tutto quello che voglio è stare in salute e al sicuro, oltre ovviamente a mantenere al sicuro chi mi sta vicino. Voglio avere la certezza di poter vivere a lungo e senza ripercussioni“.
“Ripeto, non sono un grande fan di quest’idea, ma farò come sempre il mio lavoro, rappresentando la città di Philadelphia, la mia famiglia e i miei compagni. In pratica quello che ho sempre fatto” – continua Embiid – “Detto ciò, non mi piace l’organizzazione, non ho fiducia in essa e non credo sia sicura“.
Embiid sottolinea quale sia il suo dubbio maggiore, ovvero che tutti seguano le regole predisposte dalla NBA: “Se mi fido degli altri ragazzi? No, non mi fido, perché ad alcuni piace uscire e fare altre cose rischiose in un momento del genere. Io conosco bene me stesso e so che non farò nulla che possa mettere in pericolo gli altri. La domanda è: ognuno si comporterà allo stesso modo? Detto ciò, ripeto, io farò lo stesso il mio lavoro“.