Durant-Westbrook non si fermano, Miami sbanca Brooklyn, New York asfaltata dai Mavs
Oklahoma City Thunder @ Sacramento Kings 104-92
Settima vittoria consecutiva per i Thunder, ormai sempre più lanciati verso i play-off, a discapito dei Kings, vittime dell’inspiegabile cambio d’allenatore ma sopratutto della perdurante assenza di Cousins. La prima schiacciata dopo palla recuperata di Westbrook fa già capire il trend della serata, il canestro dello 0-9 in fade away di Durant è storico: vale il punto numero 15000 della carriera; solo un giocatore è stato più veloce: LeBron James. La partita scorre via così, con I Thunder sempre avanti con uno scarto medio sulla doppia cifra; a provare a scuoterla ci pensa Rudy Gay, con una schiacciata con fallo in mezzo all’area. Dopo l’intervallo, in cui commuove il ritiro della maglia di Peja Stojakovic, Sacramento rientra in partita, arrivando sul -4, ma non riesce ancora ad arginare la velocità in contropiede dei soliti Westbrook e Durant: è proprio il canestro di quest’ultimo a portare sul +11 OCK a fine terzo parziale. Ma, trascinato da una positiva panchina, Sacramento recupera ed arriva sul -1, prima che Russell Westbrook decida di chiuderla qui: sono due sue schiacciate a suggellare il successo di Oklahoma. A parte la coppia già citata, solo Anthony Morrow raggiunge la doppia cifra; per i Kings, positivi dalla panchina Sessions e Landry.
Oklahoma City Thunder (12-13): Durant 26, Ibaka 9, Adams 5, Roberson 4, Westbrook 32, Lamb 6, Perkins, Morrow 10, Collison 4, Jackson 8, Jones, Smith, Thomas DNP.
Sacramento Kings (11-14): Gay 22, Thompson 6, Evans 4, McLemore 10, Collison 6, Sessions 11, Hollins 6, Stauskas 5, Landry 14, Williams 8, Casspi DND, McCallum DNP, Moreland DNP.
Miami Heat @ Brooklyn Nets 95-91
Vittoria esterna per i Miami Heat, che con qualche brivido di troppo superano i Brooklyn Nets 95-91. Privi di Bosh, il vero mattatore di serata è Dywane Wade, che già dai primi possessi dimostra di tenere molto al match: è lui nel primo quarto a spaccare la partita e la tripla di Chalmers a fine primo quarto suggella il +8 Heat. Nel secondo parziale la musica non cambia. Nel terzo è Mason Plumlee a cercare di suonare la sveglia, ma gli Heat muovono bene la palla e, in caso di emergenza, c’è sempre Wade che, servito da Napier, muove la retina con il tiro in allontanamento. Sul -13 sembra finita, ma i Nets provano la rimonta: a 1 minuto dal termine, la tripla in transizione di Johnson porta Brooklyn sul -5; pochi secondi dopo, con la stessa moneta Bogdanovic sigla il -2: dopo i tiri liberi segnati da Miami, è l’incredibile errore in lay-up di Jack a segnare la parola fine al match. Oltre al già citato Wade, prestazione solita di Deng, Williams e Napier; per i Nets, colpiscono i 21 di Plumlee ed i 16 di Karasev, partito in quintetto.
Miami Heat (12-13): Deng 18, Haslem 7, Hamilton 3, Wade 28, Cole 4, Andersen 4, Chalmers 10, Williams 10, Napier 11, Ennis, Granger NWT, Whiteside DNP.
Brooklyn Nets (10-13): Johnson 16, Garnett 4, Plumlee 21, Karasev 11, Williams 15, Teletovic 5, Anderson 2, Jefferson 4, Bogdanovic 5, Jack 5, Morris, Jordan 3, Davies DNP.
Dallas Mavericks @ New York Knicks 107-87
Ennesima catastrofica prestazione dei New York Knicks, che vengono demoliti a domicilio dai solidi Mavericks, che portano 11 giocatori su 12 a segno e dominano l’area più di quanto il dato dei rimbalzi possa far intendere (41-35). L’inizio di Dallas è sprint: il attacco la circolazione di palla porta sempre ad ottimi tiri (Nowitzki non si fa pregare) ed in difesa l’aggressività porta a rompere i precari equilibri di NY. A 5 minuti dal termine del primo quarto, Fisher si è stufato e decide di togliere insieme tutto il quintetto titolare, mossa inusuale. New York si scuote e torna sotto la doppia cifra di svantaggio, grazie alla energia di Hardaway e Smith, ma le troppe palle perse sono pane per i denti di Barea e Parsons. Sono i pick and roll di quest’ultimo a spaccare la partita a cavallo tra terzo e quarto periodo: i suoi assist per le inchiodate di Chandler (ex di turno) e Wright senza alcun disturbo sono emblematiche, Ellis si può limitare al compitino e l’attacco New York arriva al 23% da 3. Al contrario, i numeri offensivi di Dallas sono eloquenti: 50% da due, 45% da tre e 100% ai liberi.
Dallas Mavericks (18-8): Nowitzki 16, Parsons 13, Chandler 8, Ellis 14, Nelson 6, Harris 11, Jefferson 9, Wright 8, Aminu 7, Crowder, Barea 10, Smith 2, Villanueva 3.
New York Knicks (5-22): Acy 6, Anthony 26, Stoudemire 10, Calderon 3, Hardaway Jr. 14, Smith 10, Prigioni 5, Dalembert, Larkin 9, Wear 4, Aldrich DNP, J. R. Smith DND.