Senza Durant e Green, i Golden State Warriors schiacciano i Bulls
Chicago Bulls @ Golden State Warriors 94-143
Nonostante l’assenza di Kevin Durant e Draymond Green, i Warriors si riprendono immediatamente dalla sconfitta subita contro gli Oklahoma City Thunder e trovano il 14esimo successo stagionale nella gara casalinga contro i Chicago Bulls. Golden State inizia decisamente bene e trova subito la tripla di Markkanen e soprattutto la spettacolare schiacciata in alley-oop di Jordan Bell, che chiude al meglio l’assist di Pachulia, mentre la risposta dei Bulls arriva dalle mani di Valentine, che si fa trovare pronto dall’arco. I padroni di casa tentano immediatamente l’allungo sfruttando il travolgente gioco perimetrale che li contraddistingue, trovando i centri ancora di Markkanen, seguito da Curry e Thompson, ma vengono letteralmente travolti dal ritorno di Chicago, che prima trova il sorpasso con il jump shot di Bobby Portis e poi chiude il primo periodo sul 32-29 dopo il layup realizzato da Grant. Gli ospiti provano ad iniziare il secondo quarto sulla falsariga del primo, trovando subito la tripla nuovamente di Grant e reggendo botta nei primi minuti contro dei Warriors che sembrano però aver cambiato passo guidati dal loro leader, Steph Curry. Il due volte MVP, con 5 punti a referto dopo i primi 12′, dà sfogo a tutto il suo repertorio e manda in frantumi qualsiasi accenno di difesa avversaria 26 punti consecutivi e soprattutto prima della sirena che manda le squadre all’intervallo, concretizzando un mostruoso parziale 37-13 in favore dei campioni in carica (51-74). Rientrate le squadre dagli spogliatoi i Bulls hanno un moto d’orgoglio con la schiacciata di Lopez, ma il contraccolpo psicologico del parziale subito è eccessivamente pesante e il terzo quarto diventa praticamente un tiro a bersaglio dalla linea dei tre punti, dove va a segno consecutivamente in tre tentativi Klay Thompson, seguito a ruota da McCaw e Young, ampliando ulteriormente la distanza nel punteggio e decretando sostanzialmente la reale fine del match quando il risultato dice 66-110. Con le rotazioni che girano in questo ultimo quarto diventato una formalità, è Nico Young il protagonista andando a segno con un tiro in fadeaway ed una penetrazione vincente, prima di trovare nel finale l’ennesima tripla della partita dei Warriors, mentre scadono i minuti di gioco e la gara si chiude con un sonoro 94-143.
Chicago Bulls: Holiday 8, Markkanen 14, Lopez 7, Dunn 6, Valentine 10, Grant 21, Portis 10, Blakeney 11, Felicio 4, Felder 3.
Golden State Warriors: Curry 33, Thompson 29, Bell 7, Casspi 6, Pachulia 11, Young 17, Looney 7, Iguodala 10, McCaw 9, Cook 4, West 6, McGee 4.