Doncic: "Essere paragonato a LeBron è incredibile. E' il mio idolo"
Nella notte, i Dallas Mavericks sono riusciti ad interrompere un digiuno di vittorie che durava da sei partite, battendo all’American Airlines Center i New Orleans Pelicans con il punteggio di 119-122. Una vittoria sulla quale, ancora una volta, c’è il timbro di Luka Doncic.
Lo sloveno, che ha chiuso la partita con 21 punti, 10 assist e 9 rimbalzi, è andato ad un nulla dal far segnare la prima tripla doppia in carriera, e sarebbe stato il più giovane di sempre a riuscirci. Ma non è tutto. Secondo quanto riporta il portale basketball-reference.com, quella di stanotte è stata la terza partita, nelle ultime cinque, nella quale Doncic ha prodotto statistiche paragonabili, in un’età così giovane, soltanto a quelle di LeBron James, annata 2003/04.
“E’ un qualcosa di incredibile. Voi sapete bene che LeBron è il mio idolo, per cui venir avvicinato a lui è pazzesco“, ha commentato Doncic a margine della sfida con New Orleans. Lo stesso James, quando pochi giorni fa disse che sarebbe stato fantastico avere con sé in squadra Anthony Davis, nominò anche il rookie dei Mavs nel novero dei giocatori con i quali gli piacerebbe giocare. “Forse un giorno, vedremo“, ha detto al riguardo lo sloveno.
Per quanto riguarda il record della tripla doppia più giovane di sempre, solo sfiorato stanotte, Doncic avrà ancora 16 giorni per riuscire a migliorare il primato di Markelle Fultz, realizzato nella scorsa regular season a 19 anni e 317 giorni (19 anni e 301 giorni l’età di Luka). Ma il favorito al ROTY 2019 non se ne cura troppo: “Sinceramente ho pensato solo a vincere la partita. Se fossimo stati ampiamente in vantaggio, forse avrei cercato la tripla doppia. Ma in una partita così serrata, non ci ho pensato“.
La popolarità di Doncic è in continuo aumento, sia tra i tifosi dei Mavs, che stanotte (come in altre occasioni) lo hanno omaggiato con il coro ‘MVP, MVP’, sia al di fuori, visto che sempre più spesso in tanti si presentano nell’albergo dove alloggiano i texani, chiedendo foto ed autografi allo sloveno. Nowitzki non è minimamente sorpreso: “Lo sto dicendo da tempo, Luka gioca come un veterano e non come un rookie di 19 anni. Si sta costruendo da solo la reputazione. Ed ogni volta che bastano pochi mesi in questa Lega per rendere riconoscibile il tuo nome, è sempre una gran cosa“.
Anche un’altro veterano di Dallas, J.J. Barea, rende onore al suo giovanissimo compagno di squadra: “Nel finale di partita, soprattutto l’ultimo possesso, è Luka a dover avere il pallone. Gli piace questo tipo di situazione, avere questo tipo di responsabilità. E’ un playmaker, è grosso, può passare e ha quel step-back con il quale può fregare chiunque. Se alla fine abbiamo bisogno di un tiro, è positivo che il pallone sia nelle sue mani“.