Dodicesimo successo di fila per i Rockets, cadono Bucks e 76ers
Dodici vittorie di fila e testa della Western Conference. Gli Houston Rockets si sono sbarazzati nella notte dei Denver Nuggets 119-114.
Fin dal primo quarto gli uomini di D’Antoni hanno messo la partita sui proprio binari, chiudendo i primi 12 minuti di gioco con 38 punti segnati anche grazie ad una percentuale da oltre l’arco del 45%.
Nel secondo quarto i Nuggets provano ad innalzare l’aggressività in difesa ed infatti la palla per Houston comincia a girar di meno ma gli uomini i Malone faticano lo stesso a segnare e così si va al riposo sul +14.
Nel secondo tempo la musica non cambia, le percentuali degli ospiti si sporcano ma continuano a dominare sotto alle plance e ciò permette loro di mantenere ancora la doppia cifra di vantaggio.
Nell’ultimo quarto Denver prova in modo rabbioso a ricucire lo strappo, guidata dal solito Nikola Jokic che sfiora l’ennesima tripla doppia con 21 punti, 14 rimbalzi e 8 assist ma dall’altro lato c’è un James Harden da 41+8+7 che rende vano ogni tentativo e che chiude dunque la contesa sul 119-114.
Quinto successo di fila per i New Orleans Pelicans che superano all’overtime i Milwuakee Bucks.
Partita dalle mile facce, con i Bucks che nel solo primo quarto toccano il +11, il quale diventa +17 alla fine del primo tempo, grazie ad un Khris Middleton chirurgico.
Gli ospiti però rientrano dagli spogliatoi in modo rabbioso e confezionano la rimonta, con un parziale monstre di 38-19. Il protagonista, a sorpresa, non è però Athony Davis ma bensì Jrue Holiday che si carica offensivamente la squadra sulle spalle. Lo sforzo protratto per rientrare in partita sembrerebbe poter condannare New Orleans nel quarto quarto ma, grazie anche all’apporto di Nikola Mirotic dalla panchina, la partita verrà decisa al supplementare. Qui è di nuovo Holiday a rendersi protagonista, il quale chiuderà con 36 punti, 8 rimbalzi e 6 assist, guidando i suoi al 123-121 finale.
Successo casalingo per gli Charlotte Hornets che superano Detroit 114-98.
Partita mai in discussione, con gli Hornets che già nel primo quarto prendono 13 punti di vantaggio i quali diventano ben 24 al 22′.
Ad inizio ripresa i Pistons provano una timida reazione ma riescono solo a contenere i danni, con un Dwight Howard che continua a dominare (17+12 alla fine).
Nell’ultimo quarto, Detroit riesce ad accorciare le distanza, quando ormai è troppo tardi, arrivando fino al -16 del 114-98 alla sirena finale.
Gli Washington Wizards superano senza troppi problemi i Philadelphia 76ers. Il primo quarto si apre all’insegna dell’equilibrio e dello spettacolo, con entrambe le squadre chirurgiche al tiro. Nella seconda frazione però l’attacco di Simmons e compagni si inceppa e le percentuali calano drasticamente (27% da oltre l’arco). Dall’altro lato invece gli Wizards cominciano a segnare a raffica, scavando quel solco decisivo poi per la vittoria finale. Bradley Beal (24+5+8) e compagni infatti chiudono il primo tempo sul +19 e da lì non si guarderanno più indietro. Ad inizio ripresa, Phila prova una reazione ma che dura fin troppo poco e ai padroni di casa non resta che amministrare il vantaggio fino al 109-94 finale.