Doc Rivers e la scuola di leadership di Kevin Garnett
A due giorni dalla scelta forse più difficile della sua carriera, Kevin Garnett resta al centro della cronaca NBA. A menzionarlo è il suo coach, l’unico che è riuscito a metterlo in un contesto vincente dove ha potuto sfruttare tutto ciò che aveva dentro KG. Doc Rivers ha avuto la fortuna di avere Garnett nei suoi Celtics vincenti e qualche ora fa ha dichiarato di aver contrattato con i Timberwolves per riuscire a portare, anche solo per l’ultima stagione, KG in California, sulle sponde della Los Angeles emergente. Poi la decisione di smettere con il basket e il sogno infranto di un allenatore che amava il modo di approcciare al Gioco di un uomo indubbiamente diverso dagli altri.
Le stesse parole di Rivers, rilasciate ai microfoni di ESPN, spiegano la situazione e spiegano soprattutto quando l’attuale head coach dei Clippers stimi KG: “Non vuole più giocare. Sono certo che non giocherà più. Lo avrei firmato assolutamente, in roster lo trovi sempre un posto per un giocatore come Kevin. Un leader nello spogliatoio, un giocatore dal grande impatto sulla squadra. In allenamento è un vero e proprio insegnante e credo che debba cominciare a dare corsi di leadership. La NBA dovrebbe indicare per ogni squadra un leader e poi mandarli tutti da lui, perchè potrebbe insegnare sotto questo punto di vista. Anzi, dovrebbero mandarli da Garnett e da Duncan che insieme dovebbero insegnare ai vari giocatori come essere leader in due maniere differenti”.