Devin Booker: "Ho imparato tanto. Kobe la mia fonte di ispirazione"
Dopo un’ottima stagione da rookie, che lo ha visto realizzare una media di 13.8 punti di media, Devin Booker è chiamato a confermarsi.
Intervistato da Jeff Lenchiner, di InsideHoops.com, il 19enne di Grand Rapids, Michigan, ha espresso le sue sensazioni a 360°. “Ho appreso molto dalla mia prima stagione, non solo in campo ma anche fuori” – esordisce Booker – “La NBA non è solo basket, ma anche business. C’è un’attenzione al dettaglio incredibile. Bisogna prestare attenzione ad ogni minima cosa e prendersi cura di sé. Questo ho imparato“.
“Ci sono cose che facevi al college, ma che in NBA non sono fattibili. Per esempio in difesa, al college ci sono giocatori che non ti attaccano perché non al tuo livello; in NBA lo fanno tutti, perché sono tutti bravi. Così, le sere che pensi di prendertele di “riposo”, come a Milwaukee o simili, poi ti trovi davanti un Giannis e uno Jabari Parker. E’ una lega piena di talento“.
“Anche se ho disputato un solo campionato, ho già dei momenti che non dimenticherò mai” -continua il giocatore dei Suns – “Come quando ho giocato contro Kobe, uno dei miei idoli. E’ pazzesco che io abbia avuto l’opportunità di giocarci contro nell’anno del suo ritiro. Ci ho anche parlato per 15 minuti nel suo spogliatoio, mi ha chiamato lui. Mi ha detto molte cose ed altre che avevo già sentito, ma dette da lui in prima persona fanno un altro effetto“.
“Mi ha detto “Be legendary”, e lo ha scritto anche sul paio di scarpe che mi ha donato” – ha sottolineato Booker – “Mi ha ispirato, ha cambiato il gioco del basket e la città di Los Angeles. Semplicemente incredibile. Se non si vuole lasciare il segno, non capisco perché uno giochi a basket. Da quel momento, quella frase rimbomba nella mia testa. Quando finirò, voglio essere ricordato come lui“.