Delusione in casa Warriors dopo la partita di stanotte, coach Kerr però resta fiducioso: "Sono convinto che ci faremo trovare pronti per gara 7"

Clima visibilmente teso in casa Golden State Warriors al termine della partita di stanotte persa in casa dei Cavs con il punteggio finale di 101-115 che difatti rinvia qualsiasi tipo di verdetto a gara 7 in programma alla Oracle Arena domenica notte. Al termine della partita a parlare per primo è stato coach Steve Kerr, il quale nonostante fosse visibilmente contrariato vista l’impalpabile prestazione dei suoi si è detto comunque fiducioso in vista dell’ultimo capitolo di queste finali playoff: “Ci manca ancora una partita per diventare campioni e ce la giochiamo in casa domenica, per cui non vedo l’ora. Cleveland ha sicuramente giocato due grandi partite perciò noi dovremo fare sicuramente di più, non sono turbato, sono più che altro convinto che ci faremo trovare tutti pronti per gara 7, vogliamo questo titolo e faremo di tutto per ottenerlo.” Coach Kerr si è detto poi abbastanza contrariato nei confronti di alcune decisioni arbitrali nel finale di partita, evidenziando in particolare che almeno tre falli dei sei che hanno estromesso Curry anzitempo dalla partita secondo lui non c’erano: “Non sono  d’accordo su almeno tre dei sei falli fischiati a Steph, non puoi estromettere l’Mvp della lega da una partita del genere in questo modo, è un gioco fisico, siamo in finale e ci sono falli praticamente ogni azione, sicuramente poteva essere gestita meglio la partita da questo punto di vista da parte degli arbitri”. Dopo Kerr ha poi parlato proprio Curry, apparso visibilmente nervoso in campo ed uscito per sei falli sancendo definitivamente la sconfitta dei suoi Warriors: “Siamo ai playoff e non più in regular season, sapevamo che i Cavs non ci avrebbero regalato nulla ma abbiamo ancora una possibilità, possiamo chiudere la serie in casa nostra in gara 7 e per questo motivo siamo ancora molto carichi, vogliamo vincere a tutti i costi.” Curry ha poi elogiato la partita straordinaria di Cleveland, sottolineando quanto sia in gara 6 che in gara 5 sia lui che i suoi compagni di squadra non siano riusciti ad arginare l’enorme potenziale offensivo dei Cavs: “Nelle ultime due partite noi siamo stati un po’ meno aggressivi per cui domenica sarà fondamentale giocare per quattro quarti con la giusta concentrazione, possiamo farlo e lo faremo”. Sulla stessa lunghezza d’onda dell’Mvp anche l’altro Splash Brother Klay Thompson,il quale però fa prima di tutto mea culpa evidenziando la brutta prestazione sua e della squadra come una delle chiavi della vittoria dei Cavaliers: “Non ci sono scuse per come abbiamo approcciato alla partita ed affrontato il primo quarto, loro hanno difatti vinto la partita li’ e la colpa è stata nostra, poi i troppi rimbalzi concessi e la grande prestazione di LeBron hanno fatto il resto, sono convinto che gara 7 davanti al nostro pubblico sarà un’altra storia, per vincere ad Oakland sarà necessario giocare semplicemente come sappiamo, ci siamo e lo dimostreremo”.