Davis alla Chamberlain e i Pelicans strapazzano i Jazz. Bosh e Pierce guidano Heat e Wizards, ancora una sconfitta per i Cavs
MIAMI HEAT @ ORLANDO MAGIC 99-92 – Trascinati da un Chris Bosh in serata di grazia (doppia doppia spaziale a quota 32 e 10 rimbalzi) i Miami Heat si aggiudicano il derby della Florida andando a violare il parquet degli Orlando Magic, cui non basta la prestazion monstre di Nikola Vucevic (33 e 17). Senza Wade quasi tutte le responsabilità offensive ricadono sul lungo ex Raptors, assoluto protagonista del primo tempo insieme a Vucevic. A metà gara il tabellone recita 49-46, effetto del grande equilibrio visto nei primi 24 minuti. Un copione che non muta nemmeno nel terzo quarto, con i due grandi protagonisti di serata che continuano a scambiarsi canestri in serie. Si arriva all’alba dell’ultimo quarto sul 69-67. Poi, si accende Mario Chalmers (24 punti per lui): una tripla e un appoggio al vetro nel traffico spaccano letteralmente una partita fino a quel momento in bilico, con l’87-79 a 4:28 dalla fine. Ci pensa, ovviamente, Chris Bosh a scrivere i titoli di coda con il jumper del 91-81 a poco più di 3 minuti dal suono dell’ultima sirena. Vincono gli Heat 99-92.
Miami Heat: Deng 9, Wialliams 10, Bosh 32 (10 rimb.), Brown 7, Chalmers 24, Napier 12, Andersen 5;
Orlando Magic: Fournier 11, Frye e Payton 9, Vucevic 33 (17 rimb.), Oladipo 14, Harkless 2, Gordon e Dedmond 7
TORONTO RAPTORS @ CLEVELAND CAVALIERS 110-93 – Non si arresta la caduta libera dei Cleveland Cavaliers, costretti a incassare alla Quicken Loans Arena la terza sconfitta consecutiva ad opera dei Toronto Raptors trascinati da un sorprendete Lou Williams, top scorer a quota 36. Il primo quarto, tuttavia, è un dominio dei padroni di casa (21-34), con James, Varejao e Kevin Love a dare spettacolo nel pitturato. Stessa musica nel secondo periodo, ma a parti invertite (35-20), con Lowry e il già citato Williams (24 punti nel solo primo tempo) grandi protagonisti. All’intervallo lungo è 56-54. Il terzo quarto è quello decisivo e, infatti, è nel cuore della gara che i Raptors piazzano il parziale (29-17) che decide la gara: sugli scudi, ancora una volta, Lowry, un DeRozan fino a quel momento abbastanza silente (chiuderà con 20 punti) e, naturalmente, Williams che prima scherza LeBron con un crossover alla Iverson poi, a poco meno di un minuto dall’ultimo intervallo, piazza la tripla del +21 (88-67). I Cavs accennano ad una reazione ma i buoi sono abbondantemente scappati dalla stalla: inutile chiudere le porte. Vincono i canadesi 110-93.
Toronto Raptors: Ross 2, A. Johnson 6, Valanciunas 8, DeRozan 20, Lowry 23, Williams 36, Patterson 5, Hayes 3, Vasquez 7;
Cleveland Cavaliers: James 15 (10 rimb.), Love 23, Varejao 13 (12 rimb.), Marion e Miller 2, Irving 21, Waiters 6, Thompson 11
WASHINGTON WIZARDS @ MILWAUKEE BUCKS 111-100 – Con questo Paul Pierce (doppia doppia da 25 e 10 rimbalzi) nessun traguardo è precluso ai Wizards. figuriamoci andare a vincere al Bradley Center di Milwaukee contro i Bucks. I primi 24 minuti si disputano sul filo dell’equilibrio con i padroni di casa che ribattono colpo su colpo alle iniziative dei capitolini soprattutto grazie all’apporto di Antetokounmpo (20 punti) e Knight (27). Si arriva, così, alla sirena di metà gara sul 47-52. Nel terzo, quarto, però, si accendono Pierce, Wall e Beal che piazzano il 27-18 di parziale che lancia la volata per la vittoria finale. Un copione che si ripete anche nell’ultimo quarto (37-30) con i Wizard che non hanno difficoltà nel condurre in porto la W. Finisce 111-100.
Washington Wizards: Pierce 25 (10 rimb.), Nene 2, Gortat 10 (13 rimb.), Temple 1, Wall 19, Humpries 12, Beal 17, Butler e Miller 8, Seraphin 5, Gooden 4;
Milwaukee Bucks: Antetokounmpo 20, Parker e Pachulia 6, Sanders, Bayless e Dudley 5, Middleton 3, Knight 27, Mayo 10, Ilyasova 13
NEW ORLEANS PELICANS @ UTAH JAZZ 106-94 – Con Anthony Davis che continua a riscrivere la voce del verbo “dominare” (prestazione mostruosa da 43 punti e 14 rimbalzi), i Pelicans non trovano apparenti difficoltà a sbarazzarsi dei Jazz nella serata dell’ Energy Solutions Arena. Il primo quarto segnala un equilibrio solo apparente (25-23) prima che, nel secondo periodo, si risvegli il Chamberlain che c’è nel prodotto da Kentucky: è lui il principale artefice del 32-17 che spacca la partita. La risposta dei padroni di casa è affidata ad un Hayward da 31 punti complessivi che, dopo l’intervallo lungo, prova a riportare in partita i suoi firmando il 20-32 che alimenta le speraze di rimonta del pubblico di Salt Lake City. Speranze che, tuttavia, cozzano contro l’immarcabilità del numero 23 degli altri. Sono sue, infatti, le giocate che demoliscono i deboli argini eretti dai Jazz per cercare quanto meno di limitarlo. Finisce 106-94, W ai Pelicans.
New Orleans Pelicans: Evans 9, Davis 43 (14 rimb.), Ajinca 6, Gordon, Rivers e Withey 8, Holiday 19, Anderson 5;
Utah Jazz: Hayward 31, Favors 13 (11 rimb.), Kanter 8, Burks e Exum 2, Burke 20, Ingles 3, Booker 10, Gobert 5