Datome: "Spero di giocare ancora nella NBA"
Gigi Datome, dopo il termine della sua stagione in quel di Boston, è tornato in Italia per ricaricare le batterie e rimettersi in ritmo prima degli Europei e della nuova stagione. Ospite de “La Gazzetta dello Sport”, si è concesso per una chiacchierata simpatica ma ricca di contenuti.
Ovviamente un tema fondamentale della sua estate sarà la squadra del prossimo anno, non negando la possibilità di tornare in Europa il prossimo anno. Il suo desiderio sarebbe di “rimanere in America, andare in una squadra in cui essere un giocatore di rotazione, uno di quelli che giocano tutte le partite e che se sta fuori è perché è successo qualcosa”. Ma in caso contrario lui si sentirebbe comunque fiero di se stesso, non avendo nulla da recriminare dato il suo impegno e la sua costanza.
Datome ha parlato anche di Boston, città definita europea, ordinata ma allo stesso tempo molto viva, confrontata anche a Detroit, sentendosi amato dai suoi tifosi non sapendo precisamente il motivo. “Penso che abbia influito anche il fatto di essere stato uno sconosciuto fino al mio arrivo a Boston. Oppure il look. Ma mi piace pensare che sia stato perché davo tutto in campo”.
Che Datome sia un tipo simpatico non crediamo servisse la sua conferma: al giornale rosa ha spiegato come anche nei momenti più difficili ha cercato di essere positivo e di mantenere il buon umore, confidando di leggere un libro prima dei match accompagnato da un tazzine di caffè. Compagno più simpatico? “Charlie Villanueva. Mi faceva morire dal ridere. Non giocavamo mai, in panchina ci sedevamo spesso vicini e lui sapendo di non giocare faceva trash talking con quelli in campo. Li massacrava proprio, ma non era solo cattivo: faceva soprattutto ridere”.
Datome ricorda bene la prima partita in Nba, ricordando che dall’altra parte ci fossero gli Heat di LeBron, Wade e compagnia, trovandosi spaesato e “sorpreso”, salvo poi diventare routine nella frenetica vita della Lega. Gigi racconta come “nello spogliatoio mi è sembrato strano, specialmente a Detroit quando le cose andavano male, che non ci sia mai stata una cazziata grossa, una riunione che ti faccia capire la gravità della situazione. L’atteggiamento era molto ‘ok è andata, pensiamo a domani’.
Prima di essere ospite della Fortitudo Bologna che si sta preparando per Gara-2 di semifinale play-off in DNB, Datome ha anche parlato dell’Expo, in cui spera di trovare energia positiva e curioso di vedere l’aspetto organizzativo.