Danny Green scettico su un addio di Leonard ai Raptors: "Toronto ti conquista"
La situazione di Kawhi Leonard con i San Antonio Spurs ha scatenato rumors e discussioni per mesi, dopo l’infortunio patito durante i Playoff 2017 in Gara-1 delle Western Conference Finals contro i Golden State Warriors. Un rebus finito in un muro contro muro, che ha poi portato al clamoroso scambio con i Toronto Raptors, con DeMar DeRozan a trasferirsi in Texas e con Leonard a percorrere il tragitto in senso contrario, verso la metropoli canadese.
Uno scambio problematico, avendo da un lato un DeRozan estremamente scontento, che non ha mancato di lanciare accuse nei riguardi del front-office dei Raptors, reo di averlo ceduto contro la sua volontà e dandogliene notizia a giochi ormai conclusi.
Dall’altro, abbiamo un Leonard scontento allo stesso modo, che avrebbe voluto accasarsi ai Los Angeles Lakers con LeBron James. Un Leonard che, fin dalle prime ore, non ha mancato di sottolineare la sua volontà di andarsene da Toronto, una volta terminata la stagione 2018/19, come riportato a più riprese da voci autorevoli quali quelle di Adrian Wojnarowski e di Chris Haynes.
Nelle ultime settimane, però, qualcosa sembra cambiato e, dall’entourage del giocatore, è emersa una linea più possibilista, che potrebbe anche portare ad una permanenza del nativo di Los Angeles in Canada. Danny Green, ex Spurs e finito anche lui nella trade che ha portato Leonard ai Raptors, dice che la conoscenza della città di Toronto e del calore dei fan potrebbero fare la differenza sulla futura scelta del compagno di squadra.
“Ovviamente non posso sapere cosa gli passa in questo momento per la testa riguardo il suo futuro. Non posso né prevederlo né rivelarlo” – spiega Green – “L’unica cosa che posso dire è che, per Kawhi, sarà dura lasciare Toronto una volta conosciuta a fondo. Vengo a Toronto ogni estate da ormai dieci anni, la città è fantastica ed i tifosi eccezionali“.
“Due settimane fa circa sono stato un paio di giorni in città, ricevendo un’accoglienza pazzesca” – aggiunge il 31enne di North Babylon, New York – “Ora che sono un Raptors, tutti mi riconoscono, mi dimostrano il loro affetto, mi incitano. E’ tutto un insieme di cose che non credo potrà lasciare Kawhi indifferente“.
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