Danilo Gallinari: "Surreale quanto accaduto prima della partita con i Jazz"
L’emergenza mondiale della pandemia da COVID-19, com’è noto, ha fermato l’NBA dalla sera dell’11 marzo, a cominciare dai rinvii di Jazz-Thunder e di Pelicans-Kings, passando subito dopo per lo stop (inizialmente di 30 giorni) della regular season.
A proposito dei fatti di quella sera alla Chesapeake Energy Arena di Oklahoma City, a raccontarli ci pensa un diretto testimone, vale a dire Danilo Gallinari: “Una situazione davvero incredibile, direi surreale. Sono stato il primo a scendere in campo, per notare poi il nostro fisioterapista avvicinarsi agli arbitri. Dato che non si cominciava, mi sono andato a sedere in panchina“, ha spiegato il Gallo a SkySport.
Il giocatore dei Thunder continua, quindi, con quanto accaduto negli spogliatoi: “Una volta rientrati, sono passati diversi minuti senza che nessuno ci dicesse cosa stesse accadendo, anche se io ho sospettato subito che si trattasse di qualcosa legato al virus, pur non sapendo se riguardasse Utah o un’altra franchigia. Alla fine siamo usciti dall’arena per ultimi, dato che hanno dato la precedenza al pubblico sugli spalti“.
Il Gallo, poi, esprime la sua ovvia preoccupazione per i familiari, residenti nelle vicinanze di quella che è stata la prima zona rossa italiana, ovvero il Lodigiano: “Sono in contatto continuo con loro, parliamo per ore e il mio primo pensiero quando mi sveglio la mattina va sempre a loro” – dice Danilo – “Qui sto bene e cerco il più possibile di tenermi impegnato; ma la mia testa è sempre rivolta ai miei parenti in Italia“.
Non poteva mancare una considerazione sul come si sta affrontando la pandemia negli States, dopo gli scetticismi e la sottovalutazione iniziali: “Adesso tutti hanno più chiaro quanto la situazione sia seria, benché le misure non siano uguali dovunque. In California, per esempio, ci sono regole molto più restrittive rispetto all’Oklahoma. Ogni giorno aspettiamo aggiornamenti“.
“Noi giocatori, comunque, non possiamo uscire di casa” – conclude Gallinari – “La NBPA ci invia giornalmente varie mail e, personalmente, mi sento spesso sia con Matteo Zuretti (responsabile giocatori internazionali NBPA, ndr) che con il mio compagno di squadra, Chris Paul, che è anche presidente della NBPA“.