Mavericks, ritirata la #41 di Nowitzki. WunderDirk: "Grazie per questo viaggio incredibile"
Serata da ricordare, quella scorsa, all’American Airlines Center di Dallas. Sul campo, i Mavericks di coach Jason Kidd hanno ottenuto una vittoria di prestigio (82-99) contro i primi della classe, i Golden State Warriors, issandosi così al 5° posto solitario nella Western Conference, con un record di 20-18. Il protagonista sotto i riflettori, però, è stato senza il minimo dubbio Dirk Nowitzki. Il tedesco, infatti, ha avuto l’onore di vedersi ritirata la maglia #41, indossata in Texas dalla stagione 1998-99, quando venne scelto alla #9 dai Mavericks, alla stagione 2018/19, salutando con un titolo NBA vinto (2011), con tanto di MVP delle Finals, un trofeo di MVP della regular season (2006-07), 14 convocazioni all’ALL-Star Game e 4 inserimenti nell’All-NBA First Team. Senza contare gli svariati record di franchigia, come il primato come punti segnati (31.560, 6° all time).
“Voglio ringraziare tutti voi, per questo viaggio incredibile” – ha detto Dirk nel suo discorso – “Grazie per aver accolto, più di venti anni fa, un ragazzone alto e smilzo ed averne fatto uno di voi. Ho subito capito che Dallas fosse il posto giusto per me, dove vivere e giocare. All’epoca, fu mandato un gruppo di tifosi in aeroporto ad accogliermi; anni dopo scoprii che, invece, erano membri dell’organizzazione dei Mavericks. Avevo fatto confusione, ma quella rivelazione significò molto per me. Vi sarò grato per sempre di tutto“.
Nowitzki ha ringraziato tante persone, da Mark Cuban ai suoi ex compagni, passando per tanti impiegati dei Mavs e, ovviamente, la sua famiglia, sua moglie Jessica e i suoi tre bambini: “Ve l’ho sempre detto, e voglio ripetermi, trovate ciò che vi appassiona di più nella vita e lavorate sodo. Arriveranno sicuramente grandi cose“. Non poteva esimersi, il tedesco, dal ricordare Holger Geschwindner, suo mentore e scopritore: “So che non ami le luci dei riflettori e che preferisci stare in disparte, sei una persona timida e modesta. Ma tutto ciò non esisterebbe senza di te. A quest’ora, probabilmente sarei un noioso impiegato, che fa due tiri al campetto coi colleghi nel fine settimana, per arginare la pancia da birra“.
Non è mancato un momento simpatico, nel momento in cui coach Jason Kidd ha preso la parola. Dopo aver elogiato il tedesco, Kidd ha parlato così: “In questo periodo stiamo firmando vari contratti di 10 giorni. Ti andrebbe di tornare?“, causando una risata generale, di Dirk in primis.