Curry sul forfait al 3 point contest: "È stata dura dire no ma non partecipo perché ho già vinto"
In cinque delle sue otto stagioni NBA, Stephen Wardell Curry ha partecipato al 3-point Contest dell’All Star Saturday.
Quest’anno, invece, dopo averci riflettuto un bel po’ – a detta di fonti vicine all’MVP – la stella dei Warriors ha deciso di declinare, lasciando a bocca aperta la stessa organizzazione e la maggior parte dei fan NBA che impazziscono le il suo tiro. Una scelta che, ovviamente, non intacca la definizione del miglior tiratore della Lega (e forse di sempre) ma, come ogni star, è chiamata a dare delle spiegazioni: “Mi ero ripromesso di gareggiare finché non l’avrei vinto”, ha detto subito dopo la schiacciante vittoria contro i Clippers. “Quando ho vinto (nel 2015) ho dovuto difendere il titolo l’anno successivo, seguendo le regole dell’evento ma Klay Thompson mi ha battuto lo scorso anno. E’ stata una sorta di battaglia interiore questa decisione, perché da un lato mi diverte partecipare ma dall’altra volevo tener fede a quanto detto anni fa, ma onestamente mi sento già fortunato a partecipare all’All Star Game. Proverò ad approfittarne e a riposare un giorno in più. E’ stata una decisione difficile: amo essere sotto i riflettori e quella gara ti dà un’emozione unica. C’è un’atmosfera incredibile al sabato ed è tutto così divertente. La concorrenza è diventata spietata e così ho deciso di farmi da parte“. La battuta con la quale chiude l’intervista fa capire quanto sia stata veramente difficile questa scelta. Saranno, dunque, Irving, Matthews, Young, Walker, McCollum e Lowry gli sfidanti del campione in carica Thompson.