Da WunderDirk a Popovich, passando per Payton, Curry e i Nuggets. Curiosità statistiche nella notte NBA
Quella scorsa è stata una nottata da ricordare sotto vari aspetti, permettendo a vari personaggi (o franchigie) di raggiungere qualcosa di importante. Non possiamo non partire da Dirk Nowitzki. Il tedesco di Wurzburg, grazie agli 8 punti (con 6 rimbalzi e 5 assist) messi a segno nel match perso dai suoi Dallas Mavericks contro i New Orleans Pelicans, ha aggiunto un’altra milestone alla sua infinita carriera, riuscendo nel sorpasso ai danni di Wilt Chamberlain al 6° posto della classifica degli scorers all time della Lega. WunderDirk ha toccato quota 31.424, 5 in più di The Big Dipper.
Restiamo sempre in Texas, sponda San Antonio Spurs. La bella vittoria ottenuta all’AT&T Center ai danni dei Golden State Warriors Campioni in carica (105-111) ha portato la striscia positiva dei texani a ben 9 vittorie consecutive; un filotto che ha migliorato il record di squadra fino al 42-29 attuale, che vale il 5° posto ex-aequo nella Western Conference con gli Oklahoma City Thunder, a -2.5 partite dagli Houston Rockets 3°. Ma non è tutto, poiché questa vittoria certifica l’ennesima stagione con record positivo di San Antonio, la 22° con Gregg Popovich in panchina. L’ultima annata negativa risale al 1996-97, con appena 20 vittorie e ben 62 sconfitte.
Restando a livello di franchigie, non possono non nominarsi i Denver Nuggets. Trascinati in particolare dal duo Nikola Jokic-Jamal Murray, la squadra di coach Malone, grazie al successo per 114-105 al TD Garden contro i Boston Celtics, hanno innanzitutto riagguantato i Golden State Warriors in vetta alla Western Conference, ma soprattutto hanno ottenuto l’ufficialità della partecipazione ai Playoff. Era dal 2010 (eliminazione al primo turno per mano degli Utah Jazz (4-2)) che la squadra di Mile High City mancava dalla post-season.
Ancora, a guadagnarsi i riflettori è stato anche Elfrid Payton. Il giocatore dei New Orleans Pelicans, in quel di Dallas, ha colto la 16.esima tripla-doppia in carriera (19+11 ast e 10 reb), la quinta nelle ultime cinque uscite. Payton, al sesto anno in NBA, entra a far parte così di un ristretto club del quale fanno parte gente del calibro di Russell Westbrook, Oscar Robertson, Michael Jordan e Wilt Chamberlain. Di questi, l’impresa di mettere assieme cinque triple-doppie consecutive è stata fatta da RW0 in quattro occasioni, da Robertson in tre e da Chamberlain in due.
Chiusura dedicata a Stephen Curry. A San Antonio, il due volte MVP non ha vissuto una gran serata al tiro (9/25 dal campo), pur mettendo assieme 25 punti, 8 assist, 7 rimbalzi e 3 rubate. Sulla sirena del primo quarto, però, il #30 di Golden State ha realizzato la tripla del momentaneo 25-25 scagliando il pallone dalla distanza di 61 piedi (ovvero 18,59 metri). Secondo ESPN Stats & Information si tratta del tiro andato a bersaglio dalla distanza maggiore quest’anno, tra l’altro anche record di carriera in regular season per Curry, che ne vanta uno da 62 piedi (18,9 metri) nei Playoff. In più, il figlio di Dell raggiunge Zach Randolph in cima alla classifica di coloro i quali, negli ultimi 20 anni, hanno messo a segno più canestri da almeno 50 piedi (15,24 metri), con 4.