CP3 non basta ai Clippers, Celtics (su Utah) e Pelicans (su Detroit) vincono nel finale
UTAH JAZZ @ BOSTON CELTICS 84-85
Con tutto il Celtic Pride a disposizione, Boston trova il successo in extremis al TD Garden. Le squadre danno vita a un bel primo tempo: si segna poco ma è molto equilibrato, chiuso dal gioco a tre punti di Smart a otto decimi dalla sirena, per il 33-34. Il primo allungo della partita lo prova Boston a fine terzo quarto, quando prima Thomas va a segno con un floater, poi serve Jerebko che manda a bersaglio la tripla del 51-57. Le distanze rimangono uguali anche per tutto il quarto periodo e, anzi, si allungano ulteriormente in favore dei Celtics quando Crowder blocca Gobert e lancia il contropiede che Thomas conclude con un arresto e tiro che vale il 73-81 a 2’30’’ dal termine. Ma i Celtics non hanno fatto i conti con Burke e Hayward che ribaltano totalmente la situazione, trovandosi in vantaggio di uno a soli 1.7’’ dalla sirena. Smart chiama il timeout e sulla rimessa cambio accettato dai Jazz, con Hood che finisce su Zeller: il centro viene prontamente servito, con una finta fa saltare il suo marcatore e appoggia due punti tanto facili quanto fondamentali.
UTAH JAZZ: Hayward 13, Favors 16, Gobert 10 (16 reb), Ingles 3, Exum 3, Burke 16, Booker 11 (10 reb), Hood 8, Millsap, Evans 4.
BOSTON CELTICS: Turner 2, Bass 7, Zeller 8 (11 reb), Bradley 13, Smart 7, Crowder 18, Thomas 21, Jerebko 6, Olynyk, Young 3.
DETROIT PISTONS @ NEW ORLEANS PELICANS 85-88
E’ tornado, Anthony Davis, e se ne sono accorti anche i Detroit Pistons. Ma l’avvio è tutto degli ospiti, che infilano un parziale di 18-6, firmato dalla schiacciata in contropiede di Caldwell-Pope. Ma Davis si carica la squadra sulle spalle, e a fine secondo quarto i Pelicans trovano anche il sorpasso, con un alley-oop Evans per Davis, che vale il 37-39 New Orleans. Nel terzo quarto, si apre la sfida nella sfida: Drummond da un lato, Davis dall’altro. Le squadre si adagiano sulle giocate dei loro lunghi e si continua a viaggiare punto a punto. Nel quarto periodo, la musica non cambia. Jackson trova il pareggio a quota 81 a 80’’ dalla fine. Sul possesso seguente, Evans trova benissimo Davis all’uscita da un blocco portato da Asik e manda a bersaglio il jumper del +2. Ed è sempre Davis a firmare anche il +4 un paio di azioni più tardi nello stesso modo.
DETROIT PISTONS: Prince 8, Monroe 13 (15 reb), Drummond 13 (18 reb), Caldwell-Pope 8, Jackson 14 (11 ast), Dinwiddie 2, Tolliver 5, Butler, Meeks 20, Williams 2, Anthony.
NEW ORLEANS PELICANS: Pondexter 4, Davis 39 (13 reb), Asik 2 (11 reb), Gordon 4, Evans 21, Ajinca 10 (11 reb), Cole 4,Cunningham 4, Babbitt, Fredette.
PORTLAND TRAILBLAZERS @ LOS ANGELES CLIPPERS 98-93 (OT)
Senza Barnes e Griffin, i Clippers riescono a forzare solo un OT prima di cedere a Portland. Batum e Aldridge sopperiscono alle mancanze di Lillard, alla sua serata peggiore, con soli 5 punti a referto. Tanto merito va al francese che corona la rimonta di ben 10 punti con una tripla che manda le squadre all’overtime sul pari 87, a 25’’ dalla sirena. Una rimonta possibile anche grazie a i fali sistematici commessi dalla difesa su DeAndre Jordan, uno dei peggiori tiratori di liberi. Non basta ai Clippers, la grandissima serata di Chris Paul, che viste le assenze si sta caricando la squadra sulle spalle, per permetterle di arrivare ai playoff in una posizione quanto più favorevole.
PORTLAND TRAILBLAZERS: Batum 20, Aldridge 29, Lopez 11, Matthews 12, Lillard 5 (18 reb), Afflalo 7, Kaman 8, Blake 3,Leonard, Wright 3.
LOS ANGELES CLIPPERS: Hamilton 3, Hawes 8, Jordan 6 (19 reb), Redick 26, Paul 36 (12 ast), Turkoglu 8, Rivers 2, Davis 4, Jones.