Chris Paul racconta l'amicizia con Steph Curry: "Ci allenavamo insieme sin da prima del suo sbarco in NBA"
Nella notte, i Phoenix Suns sono tornati alla vittoria dopo tre sconfitte di fila, battendo i Golden State Warriors con un convincente 93-114. Chris Paul ha contribuito con una prova da 13 punti (6/13 al tiro), 4 assist, 3 rimbalzi e 2 rubate.
Nel corso della sua lunga carriera, cominciata con la chiamata come pick #4 al Draft 2005, varie volte le strade di CP3 e della franchigia californiana si sono incrociate, dando vita più volte a partite epiche, a grandi battaglie, in particolare durante la sua militanza ai Clippers; periodo al quale è collegata l’unica volta nella quale Paul è riuscito ad eliminare i Figli della Baia (4-3 al primo turno dei Playoff 2014), mentre decisamente meno bene è andata nel 2018 e 2019, con due eliminazioni in maglia Rockets, rispettivamente in Finale di Conference (3-4) e in Semifinale (2-4).
Ai microfoni della NBC, però, il nativo di Winston-Salem, North Carolina, ha voluto mettere in evidenza il grande rapporto di amicizia che lo lega con la stella più rappresentativa dell’universo Warriors, vale a dire Stephen Curry. Nel corso dell’intervista, Paul racconta come le loro famiglie si conoscevano già da tempo, e che lui si è allenato assieme al futuro due volte MVP, nonché tre volte Campione NBA, da ben prima del suo arrivo nella Lega, come scelta #7 al Draft 2009.
“Ogni estate organizzo un basketball camp con i playmaker più forti d’America e Steph si era presentato in una di quelle occasioni” – racconta Paul – “Molti non ne sono a conoscenza ma, prima del suo anno da rookie, Steph era venuto in viaggio con tutta la mia famiglia. Siamo andati a Orlando, a Disney World, insieme ai miei figli“.
“Steph era venuto con noi e abbiamo anche avuto il tempo di lavorare insieme e legare” – continua il 35enne giocatore dei Suns – “Le nostre famiglie si conoscevano già da un po’ e inoltre eravamo sotto la stessa agenzia, la Octagon; avevamo anche lo stesso consulente finanziario. In pratica lo conosco da sempre“.
Continua CP3: “Quando è arrivato in NBA, aveva già la mia stima per tutto il tempo passato insieme ad allenarci. Ero consapevole del suo potenziale e lui ha continuato a migliorare, di volta in volta. Come ho detto, aveva già il mio rispetto ancor prima del suo ingresso al piano superiore“.
“Però, quando ero ai Clippers e ci siamo affrontati ai Playoff, la rivalità ha cominciato a crescere” – conclude Paul – “Ma, ragazzi, Steph è stato davvero bravo in quell’occasione. Era solo questione di tempo prima che gli Warriors mettessero a punto un sistema adatto a lui. Il resto della storia, poi, lo conoscete molto bene“.