Emergenza Coronavirus, Stephon Marbury cercherà di inviare 10 milioni di mascherine dalla Cina a New York
La pandemia da COVID-19 sta colpendo duramente gli Stati Uniti, passati in pochi giorni nel poco gradito ruolo di leader mondiale in quanto a contagiati. Gli ultimi dati, infatti, parlano di oltre 143 mila casi e l’amministrazione Trump ha appena annunciato il prolungamento delle misure di distanziamento sociale fino al 30 aprile. Il ‘cluster’ che più preoccupa è quello di New York, che conta quasi la metà dei casi di tutti gli States, con una situazione che sembra peggiorare giorno dopo giorno.
Come riportano i media statunitensi, a provare ad aiutare la Grande Mela scende in campo un suo ‘figlio’, ovvero Stephon Marbury, che da anni vive in Cina, ricoprendo attualmente il ruolo di head coach dei Beijing Royal Fighters, squadra della CBA (Chinese Basketball Association). Il 43enne nativo di Coney Island, che in carriera ha vestito le maglie di New Jersey Nets (1999-2001) e New York Knicks (2004-2009), ha affermato al New York Post di voler aiutare la sua terra natia.
Come? Marbury ha raggiunto un accordo con un’azienda cinese che produce mascherine per inviarne a New York un totale di 10 milioni (del tipo N95), al costo modico di 2.75 dollari (mentre il prezzo standard è 7.50 dollari). La lodevole iniziativa, però, sta affrontando non pochi problemi burocratici. Come spiega ESPN, infatti, inizialmente Marbury ha avuto grosse difficoltà nel riuscire a mettersi in contatto con chi di dovere a New York.
Una volta contattato Eric Adams, il Presidente del distretto di Brooklyn, quest’ultimo gli ha spiegato che non c’era bisogno di ulteriori mascherine. Il New York Post, però, ha indagato, arrivando a contattare il Dipartimento della Salute dello Stato di New York che, al contrario, ha chiesto con decisione di poter parlare con Marbury per finalizzare l’operazione.
“Alla fine io vengo da Brooklyn. Tutto quello che sta accadendo mi tocca da vicino e il mio cuore è lì, pronto ad aiutare New York” – dice Marbury – “Ho la mia famiglia a Coney Island e so di tanti miei affetti che stanno affrontando questa battaglia. Ragion per cui sono ben consapevole dell’importanza per le persone di avere a disposizione, in questo momento, quante più mascherine possibile“.