Emergenza Coronavirus, Silver: "La NBA è nella posizione di non poter prendere alcuna decisione in questo momento"
Con la pandemia da COVID-19 che continua a martoriare pesantemente gli States (oltre che gran parte del resto del mondo), parlare di una possibile ripresa dello sport e della NBA in particolare è assolutamente prematuro. Lo sa bene il Commissioner, Adam Silver, che giorni fa disse a chiare lettere che bisognava attendere maggio per valutare meglio la situazione.
Un Silver che, nella giornata di ieri, ha ribadito il concetto, esprimendo l’impotenza della Lega di fronte alla situazione attuale: “In base ai report ricevuti da fonti governative e sanitarie, posso dire che, al momento, la NBA non è in grado di prendere nessuna decisione, e non sappiamo assolutamente quando potremo farlo“.
“Ci sono tanti dati che devono combaciare per poter pensare di prendere determinate decisioni. In questo momento non possiamo affatto dire che succedesse A, poi B, poi C allora potremo stilare un percorso chiaro per tornare in campo. C’è ancora tanta, troppa incertezza per poter anche solo immaginare quando potremo muoverci in un certo modo“, continua.
La salute di tutti resta il faro da seguire per Silver: “Ribadisco che per noi il principio basilare rimane la sicurezza e il benessere dei giocatori NBA e di tutte le persone coinvolte. Questo è un aspetto fondamentale. Inoltre, prima dei giocatori NBA o di qualsiasi altro sport, ad essere curati e monitorati con precedenza assoluta devono essere gli operatori sanitari, in prima linea contro il virus“.
“So che è frustrante non poter rispondere a certe domande… Lo è per me e per tutti gli addetti ai lavori” – prosegue Silver – “Stiamo ragionando su varie proposte, sia nostre che pervenuteci, ma c’è ancora troppa incertezza sul virus. La situazione è in continua evoluzione e tra qualche settimana potremmo trovarci di fronte ad un quadro molto diverso. Per questo motivo ho annunciato che non saremmo stati in grado di prendere una qualche decisione entro la fine di aprile; e non credo serva specificare ancora che ciò non vuol dire che il 1° maggio avremo pronta una soluzione“.
Infine, il Commissioner NBA parla dei giocatori NBA trovati positivi al COVID-19: “Il loro numero effettivo è superiore ai sette ufficialmente riportati. Per motivi di privacy, però, la Lega non renderà noti i nomi degli altri ‘positivi’. Detto ciò, posso assicurare che tutti i giocatori si sono attenuti ai protocolli di auto-isolamento in casa“.