Emergenza Coronavirus: le franchigie NBA chiedono il rinvio del Draft 2020
Dopo aver fermato la NBA (e tutti gli altri sport) ormai un mese fa, il COVID-19 potrebbe comportare lo slittamento anche di un altro momento tanto atteso della stagione della palla a spicchi made in USA. Stando a quanto riportato da ESPN, infatti, i General Manager della maggior parte delle franchigie sono uniti nel richiedere alla NBA lo spostamento del Draft 2020 (previsto al momento per il 25 giugno al Barclays Center di New York) a non prima del 1° agosto.
La motivazione principale, secondo le fonti di ESPN, è quella di garantire più tempo alle franchigie per recuperare tutti quegli elementi essenziali del processo di pre-draft, consentendo eventualmente di visionare di persona gli allenamenti, effettuare interviste e valutazioni mediche dei giocatori. Tutte cose che l’attuale distanziamento sociale e le linee guida sulla quarantena domiciliare rendono impossibili.
Ancora, i dirigenti delle franchigie, se la stagione dovesse riprendere, chiederebbero lo slittamento del Draft dopo la conclusione dei Playoff, altrimenti ciò andrebbe a precludere un altro elemento caratteristico, vale a dire gli scambi tra le squadre. Per ora dalla Lega non è ancora arrivata una risposta, anche perché Silver ha detto a chiare lettere che prima degli inizi di maggio non se ne parla di prendere decisioni.
Lunedì scorso, però, la NBA ha inviato un memo alle franchigie riguardante proprio il Draft, permettendo soltanto interviste a distanza con i vari prospetti e della durata non superiore alle 4 ore ciascuno. Vietati ovviamente fino a nuovo ordine gli allenamenti e le interviste ‘di persona’, così come il richiedere video riguardanti allenamenti recenti, che ogni prospetto probabilmente potrebbe aver effettuato al di fuori della squadra di appartenenza. Le franchigie possono soltanto studiare i video del periodo pre sospensione.