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Colpaccio Lakers alla Oracle Arena. Irving e Harden trascinano Celtics e Rockets. Bene Bucks e Jazz

NBA Christmas Day nella notte. Tra le cinque partite in programma, i riflettori erano accesi soprattutto sulla Oracle Arena, dove i Golden State Warriors ricevevano i Los Angeles Lakers di LeBron James. Una sfida risoltasi in un trionfo per i ragazzi di coach Walton, più convinti, decisi e in palla rispetto a dei Campioni in carica inguardabili per larghi tratti. Lakers molto più presenti sin dal primo tempo (65-50), dove limitano benissimo le maggiori bocche da fuoco avversarie, con Iguodala ‘costretto’ a vestire i panni del top-scorer (23+5 reb alla fine per l’MVP delle Finals 2015).

Ad inizio ripresa le cose non sembrano cambiare, almeno fino a 7’51” dall’ultima pausa quando, nel tentativo di recuperare un pallone vagante, LeBron (17+13 reb e 5 ast fino a quel momento) si procura uno stiramento all’inguine. Gli ospiti sembrano accusare il colpo e gli Warriors, con un Curry accesosi all’improvviso, ricuciono fino al -2 (78-76 con 2’48” da giocare nel terzo periodo). L’inerzia sembra cambiata, ma non è così. Condotti da un Rondo in versione deluxe (15+10 ast), da un super Zubac (18+11 reb) e dall’ottimo apporto del duo Stephenson-Caldwell-Pope, gli angeleni prima chiudono il terzo quarto sul +9 (91-82), per poi scappar via definitivamente nella prima metà di quarto periodo, concludendo quindi sul +26.

Ben più combattute sono state le sfide vinte da Boston Celtics e Houston Rockets. Al TD Garden, i ragazzi di coach Stevens provano più di una volta la fuga, soprattutto nel primo tempo, incontrando però sempre la risposta dei Philadelphia 76ers che, anzi, a 8’13” dalla fine vanno sul +7 (108-101). Il finale è punto a punto e, alla tripla di Chandler replica un Irving (40+10 reb) in gran serata, con il canestro del 108-108 a 20″ dalla sirena. Si va all’overtime, ed è sempre Uncle Drew a piazzare le due triple che spaccano la partita, consegnando la W ai Celtics, nei quali si segnala anche il contributo di Morris (23+6 reb) e Tatum (23+10 reb). Ai Sixers non bastano Embiid (34+16 reb) e Butler (24 con 9/21 dal campo).

Al Toyota Center di Houston, invece, i Rockets (7-1 nelle ultime 8) hanno la meglio sugli Oklahoma City Thunder trascinati ancora una volta da James Harden (41+7 ast e 6 reb), coadiuvato da Gordon (17+6 reb) e Capela (16+23 reb). Un match nel complesso equilibrato, risolto dai ragazzi di coach D’Antoni nel finale, respingendo tutti i tentativi di rimonta degli ospiti, nei quali si mettono in luce George (28+14 reb) e Westbrook, il quale sfiora l’ennesima tripla doppia (21+9 reb+9 ast e 4 stl), pur continuando a faticare al tiro (6/20).

Nelle altre due partite in programma, vittoria come da pronostico per i Milwaukee Bucks al Madison Square Garden di New York, con i Knicks abbattuti da Antetokounmpo (30+14 reb e 4 stl) e Lopez (20). Non bastano Knox (21+6 reb) e Vonleh (14+15 reb) alla squadra di coach Fizdale. Alla Vivint Smart Home Arena di Salt Lake City, infine, netta affermazione degli Utah Jazz ai danni dei Portland Trail Blazers. Mitchell (19 e 8/18 dal campo) e Gobert (18+14 reb e 7 blk) conducono i Jazz al successo; Lillard (20) è il migliore negli ospiti.

Cosi nella notte:

MILWAUKEE BUCKS @ NEW YORK KNICKS 109-95

OKLAHOMA CITY THUNDER @ HOUSTON ROCKETS 109-113

PHILADELPHIA 76ERS @ BOSTON CELTICS 114-121 OT

LOS ANGELES LAKERS @ GOLDEN STATE WARRIORS 127-101

PORTLAND TRAIL BLAZERS @ UTAH JAZZ 96-117

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone